Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Con le avanguardie rivivono i luoghi antichi di Ravello

La Cappella della Villa Rufolo rinasce come moderno spazio espositivo, accogliendo eventi e mostre di arte contemporanea

Villa Rufolo
Villa Rufolo

Era l’antico luogo di culto e di preghiera della famiglia, oggi la Cappella della Villa Rufolo rinasce come moderno spazio espositivo, accogliendo eventi e mostre di arte contemporanea. La prima in programma fino al 15 maggio è la mostra “Magico incoscio”, una personale di Gigi Degli Abbati curata da Giuseppe Zampino e Margherita Ievo Rosemberg, promossa dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici, per il Paesaggio e per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico di Salerno e Avellino e dalla Fondazione Ravello.
La mostra si inquadra nelle iniziative che la Soprintendenza porta avanti da alcuni anni per valorizzare i nuovi linguaggi espressivi contemporanei, attraverso un’intelligente promozione del nuovo, che supera la tradizionale inclinazione alla sola conservazione del patrimonio.

Maria Giovanna Sessa
Maria Giovanna Sessa

“L’attenzione alle avanguardie e arti visive contemporanee è una scelta mia – afferma Maria Giovanna Sessa, direttore della Cappella di Villa Rufolo e della Certosa di Padula – d’accordo con i soprintendenti che si sono susseguiti. È l’unica strategia vincente capace di tenere viva l’arte in spazi antichi. È bello il contrasto e il connubio tra contemporaneità  e spazi monumentali. Uno sposalizio di grande attualità che stanno esercitando anche a Castel Sant’Elmo, Capodimonte e a Caserta. Ed è ciò che richiama pubblico. Inoltre, in questo modo si ripropone anche il rapporto con l’artista, che è presente e può interagire con i visitatori”.
La rinascita della Cappella della Villa Rufolo come moderno spazio espositivo prevede un programma di tre mostre nella primavera, il Festival di Ravello dal 30 giugno a l 17 settembre e poi si augura un’attività invernale. Tutto ciò grazie a un protocollo d’intesa che la Soprintendenza ha
stipulato con la Fondazione per la valorizzazione degli spazi di Villa
Rufolo, anche in quelli demaniali.

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Ravello
Ravello

“Quest’anno addirittura – racconta la Sessa – ci saranno eventi di eccellenza tra cui 80 mostre curate da Achille Bonito Oliva, direttore delle Arti Visive. Anche grazie a lui abbiamo questo contatto e legame con l’arte contemporanea nei luoghi d’arte importanti, di proprietà demaniale: la Certosa di Padula  e la Cappella di Villa Rufolo. Il discorso con l’arte contemporanea rifiorisce dove c’è la soprintendenza come proprietario e gestore, ma in connubio con tutti gli enti preposti al territorio, come il Comune, il Centro Universitario”.
Una strategia culturale che è stata già sperimentata con successo nella Certosa di Padula con la mostra triennale Le opere e i giorni e nella stessa Cappella con gli Incontri Internazionali di design, che hanno avuto come primo protagonista  il designer giapponese Isao Hosoe. Torna a rivivere così Villa Rufolo, che risale alla seconda metà del ‘200 e porta le tracce, attraverso statue di grandi dimensioni, della carità e ospitalità assiduamente praticate dai Rufolo.

Per informazioni: numero verde 800 991 199, oppure http://www.beniculturali.it,  http://www.culturalweb.it oppure inviare un sms al numero 339 991 199

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