Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Gange, lungo le acque sacre

Preghiera presso le sorgenti del Gange

I fiumi non sono solo pura espressione geografica. Sono anche l’anima profonda di un territorio, disegnano il paesaggio e sono fonte di storie, fatti. Lungo i fiumi, sono sorte città e i popoli si sono a volte uniti e a volte divisi.


<span style=Gange. Lungo le acque sacre
di Aldo Pavan
Magnus Edizioni SpA –  336 pagine, circa 300 immagini. Euro 36,00.

I fiumi non sono solo pura espressione geografica. Sono anche l\’anima profonda di un territorio, ne disegnano il paesaggio e sono fonte di storie e fatti. Lungo i fiumi si sono combattute battaglie, sono sorte città e i popoli si sono a volte uniti e a volte divisi. I fiumi segnano i confini fra stati, etnie e religioni. Fungono, non di rado, da spartiacque per le idee. Se è vero dunque che le acque rappresentano lo specchio nel quale si riflettono le vicende umane, si può a ragione affermare che nessun “specchio” è importante come il grande fiume asiatico. Il Gange, per gli indiani e segnatamente per la loro anima, è il fiume dei fiumi, un fiume-divinità.

Il Gange

Gange

Nasce dalle montagne più alte della terra. Dalla catena himalayana scende a precipizio verso Rishikesh, terra di guru (santoni) e di scuole yoga e bagna le sconfinate pianure dell’Uttar Pradesh che rende fertili con le sue acque e che talvolta allaga con i frequenti straripamenti. Quasi la metà delle popolazioni indiane (oltre settecento milioni di persone) vivono nell’immenso bacino del Gange. Ad Allahbad accoglie le calme acque dello Yamuna, fiume che bagna la capitale Delhi, lambisce le mura del famoso Taj Mahal e del Forte Rosso di Agra. Quindi arriva a Varanasi (un tempo chiamata Benares) città sacra e imponente con i suoi “ghat” monumentali: un grandioso affresco dolente e mistico del mondo indiano. Nella regione del Bengala, il Gange si china verso sud est, dividendosi in numerosi rami. Quello maggiore incontra, settanta chilometri prima di Dacca, capitale del Bangladesh, l’altra grande via d’acqua: il Brahmaputra. Insieme, formano un unico corso denominato Padma. Questa fusione è immensa come un mare. Cento chilometri più a valle sfocia nel Golfo del Bengala, dando luogo al delta del Gange-Brahmaputra. Questa è la regione degli uragani, delle tragiche inondazioni, della rassegnazione dell\’uomo al cospetto delle forze naturali. Su una delle mille dita del delta del fiume, denominata Hooghly, è sorta Calcutta (oggi chiamata Kolkata) la megalopoli di quindici milioni di abitanti nel cui spazio si condensano le contraddizioni di tutto il subcontinente.

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