Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Riaperto il parco mediceo di Pratolino

Il complesso si potrà visitare fino al prossimo ottobre, mentre fino a maggio vi sarà la mostra dedicata alle magie del ‘giardino delle meraviglie’

Pratolino
Pratolino

Il parco mediceo di Pratolino resterà aperto fino al prossimo ottobre e numerosi sono gli spettacoli e gli eventi che soprattutto nei fine settimana ne animano la stagione. Sino al 21 maggio, nell’antico edificio della Locanda, ci sarà la mostra di pittura “Arie del parco dipinto”, inaugurata il 1° aprile in occasione della riapertura del complesso. Un gruppo di giovani artiste, allieve dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, hanno reinterpretato i significati, i simboli, le leggende e la magia di Pratolino, facendoli rivivere nel contemporaneo. Un progetto in linea con la tradizione. Molti artisti negli oltre quattro secoli di vita del Pratolino hanno lavorato nel parco e vi si sono ispirati, a cominciare dal Buontalenti, che lo ha creato insieme alla Cappella e alla Grotta di Cupido, e dal Giambologna, che vi ha eretto il Colosso dell’Appennino.

Riaperto il parco mediceo di Pratolino

Le artiste dell’Accademia si sono – per così dire – immerse per alcuni mesi, dal dicembre scorso, nell’atmosfera di Pratolino per assimilarne le suggestioni e trasferirle in opere d’arte contemporanee e originali. Il progetto è un’iniziativa della provincia di Firenze, dell’istituzione Parco Mediceo e dell’Accademia di Belle Arti ed è stato coordinato dalla professoressa Anna Gallo Martucci e dal professor Adriano Bimbi.
Si rinnova così il fascino e i temi che hanno fatto e ancora fanno di Pratolino “Giardino delle meraviglie”, una delle mete turistiche d’Europa. Ne è esempio il motivo per cui venne creato, a testimonianza, cioè, dell’amore di Francesco I de’ Medici a Bianca Cappello. Per lei la tenuta di Pratolino fu trasformata in un soggiorno fiabesco con un complesso di grotte artificiali, giochi d’acqua e automi. Proprio il tema dell’acqua si trova nella Grotta dedicata al torrente Mugnone che scorre sotto le pendici del parco, nella Peschiera della Maschera, nel Lago dei Tritoni, nel Viale degli Zampilli, nella Fonte di Giove. L’acqua, del resto, ha continuato a essere la protagonista del parco anche dopo i vari passaggi di proprietà. Dopo Francesco I de’ Medici, seguirono il Granduca Ferdinando III di Lorena e il Principe Paolo Demidoff fino a quando, nel 1981 il complesso venne acquistato dall’amministrazione provinciale di Firenze per essere destinato ad uso pubblico.

LEGGI ANCHE  Sulle Orobie con Simone Moro

Per informazioni:  www.provincia.fi.it/pratolino.htm

Condividi sui social: