Si tratta di un evento teatrale unico al mondo. Si svolge ogni anno dal 1967, e per il 2006 sarà tutte le sere dal 22 luglio al 13 agosto nella piazzetta della Commenda a Monticchiello, incantevole borgo medievale cinto entro le mura con torri e cassero della metà del 200, a pochi chilometri da Pienza, in provincia di Siena. E’ il Teatro Povero di Monticchiello, scritto, diretto e interpretato dalla gente del paese. Per questo è stato definito “teatro-verità”, “teatro-vita”. I cittadini di Monticchiello, recitando se stessi, testimoniano la propria realtà, le autentiche situazioni esistenziali e sociali.
La regia anche quest’anno, per il 40° autodramma, è affidata a Andrea Cresti, con la collaborazione ai testi del sindaco di Pienza, Marco del Ciondolo, di Vittorrio Innocenti, coltivatore diretto e di sua moglie Maria Rosa Cesellin, oltre alla partecipazione di tutto il paese: in tutto 150 abitanti. 80 di loro saranno in scena, mentre gli altri si occuperanno dell’allestimento tecnico, nell’accolglienza del pubblico e in cucina, a preparare i piatti tipici nella Taverna del Bronzone, dove dopo ogni spettacolo vengono serviti piatti tipici Val d’orciani.
Lo spunto narrativo dello spettacolo è fornito dal racconto della storia di vita di una donna di Monticchiello, che, ripercorrendo i propri ultimi 40 anni – dal mondo di mezzadria, alla sua fine, all’incontro con il teatro – ripropone l’evolversi del fenomeno del Teatro Povero. Che nasce e si sviluppa a Monticchiello quando si comprende che attraverso di esso – ricordiamone la funzione catartica che esprimeva nell’Antica Grecia- il paese può superare il rischio dell’isolamento e della disomogeneità sociale, oltre al pericolo di uno spopolamento interno. Il teatro assume così un significato nuovo ed importante per Monticchiello. Nel 1967 viene messa in scena “L’Eroina di Monticchiello”, rielaborazione di un romanzo storico delle vicende dell’ultima guerra di Siena contro gli Spagnoli del 1553. Fu un’occasione per richiamare l’attenzione dei paesi vicini, anch’essi in fase di spopolamento a causa della crisi dell’agricoltura. L’esperienza ebbe successo.
Nel 1969 con lo spettacolo “Quel 6 aprile del ’44” l’esperienza teatrale di Monticchiello ha affrontato per la prima volta un argomento della storia locale contemporanea, l’anniversario di un episodio della Resistenza: la mancata strage dei nazisti a Monticchiello – legandosi al giornalista e scrittore Mario Guidotti, da cui nascerà il concetto di “autodramma” ed il vero “Teatro Povero.”
“L’autodramma – ha affermato Guidotti in uno dei suoi testi- (la definizione è stata coniata da Giorgio Strehler) consiste nel recupero e nella illustrazione di un personaggio storico del passato che in Monticchiello visse od agì o in una vicenda fortemente radicata nella coscienza popolare e nel rapporto di questo personaggio e di questa vicenda col presente o addirittura nella possibilità della loro utilizzazione in una ipotesi di vita futura. La realtà esistenziale, le ansie, i recuperi e le ricerche di una piccola comunità non arresa alla depressione sociale e morale e tesa ad una sopravvivenza spirituale e materiale che tenga conto dei valori, validi, di passate esperienze e al tempo stesso sia strutturata in una dimensione futuribile”.
A partire dal 1981 il Teatro Povero sembra aver rinnovato lo stile, seguendo indicazioni più moderne. La tradizionale presentazione della società contadina è analizzata criticamente, insistendo molto sul lato filosofico e sociologico del tema.
L’esperienza del Teatro Povero è stata raccolta in un libro fotografico (AAVV) – con la prefazione di Alberto Asor Rosa, le interviste agli autori-attori e le presentazioni originali degli autodrammi andati in scena dal 1967 ad oggi. Sempre a Monticchiello, inoltre, è visitabile nell’ex granaio il Te.Po.Tra.Tos: Museo del Teatro Popolare Tradizionale Toscano, ultimo nato nella rete dei Musei Senesi.
Teatro Povero di Monticchiello
22 luglio – 13 agosto ‘06
Piazza della Commenda
Monticchiello, frazione di Pienza (SI)
tutte le sere (tranne lunedì) alle 21.30
Ingresso 11 euro – info 0578 755118 e www.teatropovero.it