Quarto itinerario, Alpe Corte Buè
E’ l’ultimo itinerario proposto – me ve ne sono moltissimi altri – che si snoda lungo un tracciato ben visibile e privo di difficoltà.
Tale tragitto consente di penetrare nella bassa Val Grande attraverso estesi boschi di faggio, betulle e castagno. Offre, inoltre, un’ampia veduta sul tortuoso corso del Rio San Bernandino, attraverso gli scoscesi meandri della valle.
L’itinerario prende il via dalla località Alpe Ompio (990 metri) raggiungibile in auto o camper furgonato (la strada è larga ma in alcuni tratti presenta forti pendenze).
Da Gravellona Toce si prosegue in direzione di Verbania; in località Fondotoce, giunti alla rotatoria, si svolta a sinistra in direzione di Santino, Bieno, Rovegro, Trobaso. Raggiunto il paesino di Santino lo si attraversa, seguendo le indicazioni per l’Alpe Ompio.
Lasciato il mezzo, su stradicciola acciottolata, si comincia a camminare verso il Rifugio Fantoli, costruzione gestita durante l’estate e di proprietà del C.A.I di Pallanza. Sulla sinistra, attraverso il bosco, inizia il sentiero che porta all’Alpe di Corte Buè, meta dell’itinerario, da compiersi incirca quattro ore effettive, tra andata e ritorno.
Raggiunta una bocchetta, si continua in leggera discesa fino ad incontrare un ampio canalone. Rimontando a zig-zag il versante opposto si perviene a una radura ricca di faggi, dalla quale si gode un bel panorama sulla valle e sulla sottostante Alpe Buè.
A questo punto, in direzione dei Corni di Nibbio, si scende a mezza costa con largo giro – su tracciato ben visibile – sino alle prime casere di Buè.
Corte Buè (888 metri) è un ottimo punto di osservazione per chiunque intenda inoltrarsi nel cuore della valle o tra le contorte pieghe del monte Cima Sasso.
A Buè esiste un bivacco sempre aperto con tanto di stufetta a legna, fornellino a gas, brande e utensili vari. E’ una delle “baitine” che si trovano nella parte alta dell’alpeggio.
Il ritorno a Ompio avviene imboccando il sentiero per l’Alpe Bettina, che ha origine poco sotto l’alpeggio di Buè, al di là del torrentello Rio Buè. Per una buona mezz’ora di cammino il sentiero è pianeggiante e addirittura in leggera discesa; poi, in prossimità di un piccolo torrente, sulla destra, prende il via il sentiero che sale ai pascoli incolti dell’Alpe Basseno (850 metri). Fiancheggiando le boscose pendici del grande promontorio denominato Pizzon, un ultimo strappo ci accompagna sino alla sella da cui si scende in direzione delle baite dell’Alpe Ompio.