Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Da Montesilvano le nuove politiche del turismo

La bozza della Finanziaria per il settore, le proposte di coordinamento locale e centrale, l’Enit e il portale Italia.it fra i temi emersi dalla conferenza istituzionale di Pescara

Francesco Rutelli interviene alla conferenza
Francesco Rutelli interviene alla conferenza

La terza conferenza italiana per il turismo si è chiusa pochi giorni fa a Montesilvano, in provincia di Pescara, con una serie di temi aperti per i prossimi mesi. L’appuntamento istituzionale è stato ricordato soprattutto per le dichiarazioni di Francesco Rutelli sui provvedimenti inseriti in Finanziaria, ma ha visto la partecipazione e il dibattito animati anche dai rappresentanti regionali e locali e dagli operatori di categoria. Tutti di fronte al problema: il turismo “targato Italia” ha ritmi di crescita inferiori rispetto agli altri paesi e rischia di cedere il testimone ad altri mercati.
Lo stato di salute del comparto è stato esaminato dal XV rapporto sul turismo in Italia elaborato da Mercury e da un’indagine sull’immagine del nostro paese e delle regioni del territorio commissionata dal Dipartimento per il turismo. Fra i risultati: cala il turismo balneare tradizionale, ma crescono nautica e crociere. Procede il segmento “benessere”, meno il turismo alle terme, restano positivi i dati dei viaggi nelle città d’arte. Il brand Italia ha ancora grande credito presso i turisti stranieri ma attenzione: Francia e Spagna sono le destinazioni che i viaggiatori dichiarano di conoscere meglio, più del nostro paese.
Piero Barucci, Università degli studi di Firenze, ha però fatto notare che “l’accortezza dele statistiche sul turismo è difficile da rodere… Non abbiamo ancora una definizione di turista a livello mondiale sulla quale convenire”. Emilio Becheri, Mercury, ha ricordato come sia difficile confrontare le statistiche nazionali con quelle degli altri paesi, elaborate con criteri diversi: “Gli operatori vogliono statistiche che servono”, ha concluso. 

La sala della conferenza
La sala della conferenza

Francesco Rutelli, vicepremier e ministro per Beni Culturali e Turismo, ha annunciato le decisioni prese dal governo per il settore. In primis: l’istituzione del Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo, gestito direttamente dalla presidenza del Consiglio dei Ministri, con un fondo previsto di 50 milioni di euro all’anno. Due milioni di euro, tratti da questo stanziamento, sono destinati a un Osservatorio che studi le tendenze del mercato. All’Enit, agenzia nazionale per il turismo, sono stati attribuiti, a parte, 30 milioni di euro. La bozza della Finanziaria prevede anche una cassa integrazione per le agenzie di viaggio; un fondo nazionale per la montagna di 25 milioni di euro, la cancellazione della tassa del 300 per cento sui canoni demaniali; la detraibilità dell’Iva congressuale, al 50 per cento per il 2007 e al 100 per cento al 2008.
Rutelli è tornato a parlare della city tax, che sarà “volontaria”, a discrezione dei singoli comuni, e “su base locale, stabilita in base alle realtà del territorio” e sulla quale si sono raccolti i pareri discordi di Confesercenti, Confcommercio e sul quale si è recentemente dichiarata contraria anche Agriturist di Confagricoltura. Antonio Centi, responsabile nazionale turismo per l’Anci, Associazione nazionale comuni italiani, ha invece detto che si tratta di “organizzare in maniera sperimentale una fase per cui anche l’esazione di questa tassa possa corrispondere a una diffusa capacità di esazione, non esagerata, ma diffusa e modesta che coinvolga il turismo non individuabile nelle strutture ricettive”.

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Da sinistra Vasco Errani, Francesco Rutelli, Enrico Paolini
Da sinistra Vasco Errani, Francesco Rutelli, Enrico Paolini

A Montesilvano è intervenuto anche Luigi Nicolais, ministro per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione, e ha dichiarato che il portale Italia.it dovrebbe essere pronto per la Bit, Borsa Internazionale del Turismo, a febbraio 2007.
Vasco Errani, presidente della conferenza delle regioni e province autonome, ha pronunciato un discorso molto apprezzato: “Il nostro problema non è tanto il brand Italia, il brand Italia è conosciuto e apprezzato nel mondo, il nostro problema è che non abbiamo il sistema organizzativo, tanto che gli svizzeri, con Ginevra, e la loro piccola compagnia di bandiera, vendono al mercato cinese il brand Italia e portano i cinesi in Italia”. Errani ha parlato di una “cultura di integrazione tra operatori e rete pubblica”, di “processi di aggregazione, club di prodotto”, per l’industria turistica, e di una riqualificazione delle città e della ricettività. “Ragioniamo sul tema dell’organizzazione. Ben venga il sistema nazionale che ci consente a quel tavolo, per l’esistenza del quale ringrazio il vicepresidente del Consiglio, di trovare una cabina di regia, il luogo in cui co-decidere la strategia, in modo tale poi che ciascuno fa la sua parte”.

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