Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Visite guidate alla Barnes Foundation di Philadelphia

Un nuovo accordo tra Loisirs, la fondazione di Merion e l’ente del turismo della Pennsylvania dà l’occasione di accedere a una delle più importanti raccolte d’arte degli Stati Uniti

Una sala espositiva alla Barnes Foundation
Una sala espositiva alla Barnes Foundation

Loisirs turismo culturale, ente del turismo della Pennsylvania, Philadelphia Convention and Visitors Bureau e Lufhtansa offriranno ai turisti italiani l’opportunità di visitare la collezione Barnes di Philadelphia con priorità di prenotazione. Grazie a un accordo con la Barnes Foundation, una delle maggiori collezioni private di arte moderna e contemporanea negli Stati Uniti, Loisirs ha annunciato una serie di offerte per il 2007 che includono la destinazione Philadelphia e la visita alla sede Barnes.
L’accordo è stato presentato alcuni giorni fa, a Milano, e vede coinvolti Loisirs, operatore milanese specializzato in viaggi e visite culturali, insieme a Lufthansa per l’organizzazione del volo via Francoforte e l’ente del turismo della Pennsylvania.
L’occasione è di quelle eccezionali, perché la raccolta ha un valore altissimo e un grado di interesse sicuro per gli amanti dell’arte: novemila pezzi in tutto, fra reperti antichi, oggetti di artigianato e un consistente corpus di dipinti europei di Ottocento e Novecento.
La storia della collezione è di per sé affascinante: realizzata nel 1925 da Albert Barnes, imprenditore di successo nel settore farmaceutico e grande amante dell’arte, era rimasta sino a pochi decenni fa ricoperta da un alone di mistero. Amico e seguace di John Dewey, molto attento alle problematiche dell’educazione, Barnes aveva scelto per la sua raccolta non un destino da industria culturale ma di centro deputato alla formazione, rivolto quasi esclusivamente agli studenti. Le indicazioni di Barnes erano talmente severe che persino le riproduzioni delle opere in galleria erano vietate: senza divulgazione e informazione, le opere erano pensate solo per “fare da scuola”. Solo negli ultimi anni la Fondazione ha concesso una deroga a questi vincoli: le visite del pubblico sono ammesse, anche se in numero limitato e prenotando con largo anticipo. 

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Matisse, Mme Matisse Madras
Matisse, Mme Matisse Madras

Uomo sensibile e appassionato, Barnes non dimenticò di acquistare opere di autori americani contemporanei e esempi di arte africana. Selezionò anche tele di età moderna, fra le quali opere di El Greco, Peter Paul Rubens, Tiziano, ma soprattutto si dedicò alla nascita dell’impressionismo e delle poetiche successive, dal fauve al cubismo sino al primo astrattismo. “L’intento didattico si vede”, spiega Stefano Zuffi, storico dell’arte, “le opere vengono scelte in base ad alcuni temi conduttori, il nudo, il paesaggio, i ritratti, e i soggetti danno la possibilità di seguire l’evoluzione della storia della pittura nei diversi artisti”.
I grandi nomi sono parecchi: Claude Monet, Edouard Manet, Auguste Renoir, Vincent Van Gogh, Edgar Degas, sino a Paul Gauguin, Paul Cézanne, Henri Matisse e Pablo Picasso, e diversi altre “firme” della storia dell’arte contemporanea. La collezione vanta una delle tre Bagnanti, in grande formato, realizzata da Cèzanne; l’eccezionale Gioa di vivere di Matisse; Le modelle, di Georges Seurat; sei lavori di Amedeo Modigliani di cui uno dei pochi paesaggi dipinti dall’artista italiano; alcuni Picasso del periodo rosa e blu; Giorgio De Chirico; Joan Mirò; ma anche Camille Corot, Gustave Courbet, Geroges Braque e diversi altri autori.
L’accordo con Loisirs prevede una visita alla fondazione nel corso di viaggio organizzato, già fissato per la primavera 2007, dal 3 al 10 maggio, e la possibilità di itinerari per coppie o piccoli gruppi, per tutto l’anno. Le offerte seguono la formula già rodata da Loisirs negli altri viaggi, in Italia e all’estero, con la presenza di un esperto che fa da guida e tappe tematiche: insieme alla Barnes, si visitano gli altri musei storici e di interesse artistico di Philadelphia e si prosegue a Washington con la National Gallery e la Phillips Collection. La Fondazione Barnes si trova tuttora nella sua sede originaria, nell’Arboretum realizzato da Barnes nella campagna di Merion. Nei prossimi anni però la raccolta sarà trasferita in una nuova sede nel centro di Philadelphia, sulla Benjamin Franklin Parkway.

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Per informazioni: http://www.barnesfoundation.org

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