Lunedì 25 Novembre 2024 - Anno XXII

Settant’anni filati “lisci” come l’olio

Andalusia, paradiso degli ulivi Andalucia, Olivares In Spagna se dici “olio” pensi contestualmente all’Andalusia e grazie a quella fantastica macchina fotografica che è l’occhio umano ripercorri il verde mare delle province di Cordoba e di Jaèn (una cui località, Martos, si proclama “el mejor olivar del mundo”). Una enorme superficie non d’acqua ma di alberi, mossa dalle onde create dalle tante colline che si sovrappongono fino a perdersi nell’orizzonte. In primavera, con il colore della terra rosseggiante ravvivato dalla pioggia, il contrasto con il grigioverde degli ulivi e il blu del cielo dà vita a panorami indimenticabili.Olio, dunque, non solo … Leggi tutto

Andalusia, paradiso degli ulivi

Andalucia, Olivares
Andalucia, Olivares

In Spagna se dici “olio” pensi contestualmente all’Andalusia e grazie a quella fantastica macchina fotografica che è l’occhio umano ripercorri il verde mare delle province di Cordoba e di Jaèn (una cui località, Martos, si proclama “el mejor olivar del mundo”). Una enorme superficie non d’acqua ma di alberi, mossa dalle onde create dalle tante colline che si sovrappongono fino a perdersi nell’orizzonte.
In primavera, con il colore della terra rosseggiante ravvivato dalla pioggia, il contrasto con il grigioverde degli ulivi e il blu del cielo dà vita a panorami indimenticabili.
Olio, dunque, non solo nel senso di salute ma anche di cultura, di turismo.
Per non parlare di storia, con un pensiero alla fatica, all’oceano di sudore sparso nei secoli per ottenere questo prodigio tipicamente mediterraneo; al lavoro silenzioso dell’umile contadino, dalla raccolta dell’oliva alla sua trasformazione nel frantoio del Sud Italia e nella “almazara” (nome arabo per eccellenza) spagnola.
Valga per tutti ricordare quanto Paco Ibañez celebra in “Andaluces de Jaèn” (traduzione superflua): “Quièn levantò los olivos? No los levantò la nada, ni el dinero, ni el señor, sino la tierra callada, el trabajo y el sudor … cunatos siglos de aceituna, los pies y las manos presos, sol a sol y luna a luna, pesan sobre vuestros huesos!”.

Nota della redazione: El Verdadero, dopo lunga gestazione “pensatoria” del nostro Collaboratore e brevissima vita, ha “passato la mano”. A chi? Naturalmente al nostro amico Bonomi, che d’ora in poi tornerà a firmare col proprio cognome.
Non sarà, per caso, che abbia notato un preoccupante calo di cliccate?

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