Domenica 8 Settembre 2024 - Anno XXII

Un marchio d’area per promuovere il Salento

All’iniziativa hanno aderito 120 imprese sul territorio fra strutture ricettive, servizi turistici, agrolimentare. Maria Rosaria Manieri, assessore provinciale al turismo: è importante fare sistema

Lecce, Basilica Santa Croce (Foto:Enit, Vito Arcomano)
Lecce, Basilica Santa Croce (Foto:Enit, Vito Arcomano)

Centoventi aziende della Puglia meridionale hanno annunciato la loro adesione al Marchio d’area- Salento d’amare promosso dalla provincia di Lecce e dal ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale. Nel progetto del marchio, attivo da circa due anni per valorizzare turismo e prodotti del territorio convergono alberghi e strutture ricettive, aziende agroalimentari. Le imprese aderenti avranno il logo Salento d’amare e parteciperanno insieme alle istituzioni a eventi, fiere promozionali e incontri. Sono in fase di studio, inoltre, un catalogo e un portale Internet che dovrebbe permettere anche prenotazioni on line.  
Il progetto Marchi d’area è stato avviato da Italia Lavoro spa con il sostegno finanziario del ministero. Coinvolge quattro territori, la provincia di Lecce, il parco regionale dell’Adamello, il parco nazionale del Gransasso e Monti della Laga, il parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Chi aderisce al marchio Salento d’amare deve rispettare una rosa specifica di requisiti e indicazioni di qualità nei settori agricolo, agroalimentare, turistico e dell’artigianato.
“Nel 2001 il Salento è stato visitato da 2 milioni e 100 mila turisti, lo scorso anno siamo arrivati a 3 milioni e 200 mila”, ha detto Maria Rosaria Manieri,  senatrice e assessore al Marketing Territoriale e alle Politiche per il Turismo della Provincia, in un recente convegno sulla destagionalizzazione che si è svolto a Lecce.
“Questo dimostra che siamo davanti a un trend di crescita che bisogna rafforzare con la nascita di un management che applichi un’accoglienza di qualità. Per continuare su questa strada è fondamentale fare sistema, con una gestione ottimale delle risorse”.
L’interesse per il Salento è confermato anche da altri dati come quello degli alberghi a 4-5 stelle, che hanno fatto registrare un incremento di presenze del 110,01 per cento. Cresce anche il comparto alberghiero (22,1 per cento in più a Lecce, rispetto al + 19 per cento dell’intera Puglia) e i posti letto (+39,5 per cento a Lecce, rispetto al 24,1 per cento regionale).

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