Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

800mila gli occupati nel settore turismo

Secondo un’indagine Federalberghi-Ebnt-Fipe, elaborata da dati Inps, la quota copre il 4 per cento della forza lavoro nazionale. In testa Lombardia e Emilia Romagna

Sarebbero 800 mila gli italiani occupati nel settore del turismo in strutture ricettive, pubblici esercizi, agenzie di intermediazione e terme. Il dato è stato annunciato da Federalberghi che ha condotto l’indagine insieme a Fipe, Federazione italiana pubblici esercizi e Ebnt, ente bilaterale nazionale del turismo. Rielaborando gli estratti del database dell’Inps è emerso che 274 mila e 262 persone, tra operai e impiegati, con contratti a tempo parziale, stagionale o indeterminato, figurano attualmente nei segmenti turistici italiani come lavoratori dipendenti. Sarebbero quasi il 4 per cento della forza lavoro nazionale, dichiara la nota stampa, per il 64,5 per cento assunti a tempo pieno e il 35,5 per cento a tempo parziale.
Le categorie considerate dall’indagine sono i pubblici esercizi, che raccolgono 508 mila e 285 occupati, l’intermediazione, con circa 33mila lavoratori e il termale con 9095 impiegati. Alberghi e altre strutture ricettive danno invece  lavoro a 221 mila e 612 dipendenti.
Parte dei numeri della ricerca confemano un quadro assai tipico del mercato nazionale e del comparto turismo: alta l’occupazione stagionale, in particolare per il mese di luglio, e piccole le dimensioni delle imprese turistiche: in media, ogni azienda ha un organico di 5 o 6 persone, con punte più alte per il segmento ricettivo e il termale. 

Bernabò Bocca
Bernabò Bocca

La regione con il maggior numero di occupati, anche per il turismo, è
la Lombardia seguita da  Emilia Romagna, Veneto, Lazio e Toscana. La
provincia con il più alto tasso di occupazione in alberghi e ospitalità
è Milano; subito dopo si classificano Roma, Napoli, Venezia, Bologna.
“Se
riuscissimo a quantificare tutto l’indotto”, ha dichiarato  Bernabò
Bocca, presidente Federalberghi-Confturismo, “ci sentiamo sicuri di
immaginare un numero prossimo ai 2,5 milioni di persone che
direttamente o indirettamente traggono benefici economici dal turismo”.

Lino Enrico Stoppani, presidente Fipe, ha aggiunto: “Nonostante si
sia registrato un calo dei giovani rispetto al passato, quello dei
pubblici esercizi rimane il comparto per loro più attraente”, ha detto.
“E’ un settore dove sono prevalenti le competenze e la passioni degli
operatori, rispetto alle esigenze finanziarie per operare
l’investimento”.
Per Gabriele Guglielmi, presidente Ebnt occorre
“agevolare l’accesso al lavoro nel turismo e favorire la crescita
professionale dei lavoratori e delle lavoratrici, per assicurare la
loro permanenza in un settore, fondamentale per l’economia del Paese,
che ha ancora margini di crescita occupazionale”.

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