Martedì 10 Dicembre 2024 - Anno XXII

Spigolando tra turismo e dintorni

Sapevate che… Alla demenza (in questo caso turistica) non c’è mai limite? Un esempio? L’idea (commentata da TTG Newsletter del 10 luglio) di dare agli italiani un “bonus” per (aiutarli a) trascorrere le vacanze in Italia (vedi in calce “Italiano poveretto, vacanze e Tesoretto”). Un’idea così demenziale (e poi criticavano il Mussolini che predicava l’autarchia, alla faccia della libera concorrenza europea) da fare insorgere (e ciò spiega tutto) pure il vicepresidente della Fiavet: “così si discriminano i viaggi all’estero”. Mah.Sapevate che… Fiorani (oltre a progettare un partito politico col Lele Mora) sta meditando di apparire in televisione conducendo una rubrica … Leggi tutto

Sapevate che… Alla demenza (in questo caso turistica) non c’è mai limite?

Un esempio? L’idea (commentata da TTG Newsletter del 10 luglio) di dare agli italiani un “bonus” per (aiutarli a) trascorrere le vacanze in Italia (vedi in calce “Italiano poveretto, vacanze e Tesoretto”).
Un’idea così demenziale (e poi criticavano il Mussolini che predicava l’autarchia, alla faccia della libera concorrenza europea) da fare insorgere (e ciò spiega tutto) pure il vicepresidente della Fiavet: “così si discriminano i viaggi all’estero”. Mah.

Sapevate che… Fiorani (oltre a progettare un partito politico col Lele Mora) sta meditando di apparire in televisione conducendo una rubrica “Per salvare i consumatori”?
In materia di conduttori, alla tivù tutto è possibile. Qualche anno fa mancò poco che assegnassero un  programma di Ginecologìa al Mostro di Firenze.
Basta essere “telenazionalpopolarmente” noti.

Pozzuoli (Foto:Enit/Pala Ghirotti)
Pozzuoli (Foto:Enit/Pala Ghirotti)

Sapevate che… Napoli è proprio un gran bel casino?
Eh sì, altro che Coppa America, altro che “Chisto è o’ paese do sole” (lo era, ma adesso il sole è offuscato dai falò della “monnezza”).
Resta però pur sempre valido il detto “Vedi Napoli e poi Muori”, con la sola differenza che una volta morivi di struggente crepacuore, mentre oggidì muori per i gas tossici sprigionati dal fumo. Che non è più quel bel pennacchione eruttato dal Vesuvio, ma trattasi invece di mille fumarole tipo quelle che accendevano i Sioux nei film di John Wayne per risolvere il “Problema Telecomunicazioni”.
Emuli dei pellerossa, i napoletani ricorrono alle fiamme purificatrici per risolvere il “Problema Rifiuti” (eliminato con l’apertura di centrali di smaltimento da quei balossi di tedeschi che, non solo hanno l’aria pulita, ma recependo e smaltendo le schifezze altrui ci guadagnano pure).
Napoli è un bel casino, perché adesso ci si è messa di mezzo pure l’ambasciata Usa di Roma che (Corriere 10/7) allerta i turisti yankees e li informa che se vanno a Napoli “la loro salute corre rischi” (che figura, cara gent! E brutta figura resta, anche se il giorno dopo l’ambasciata si è scusata). Ma il casino non è finito perché c’è pure una Sfida all’Ok Corral tra Amato (incazzato perché il suo plenipotenziario Bertolaso ha rinunciato all’incarico di meganetturbino partenopeo, preferendo la Protezione del suo “naso” a quella Civile – o ritenuta tale – dei napoletani) e la sdegnatissima sindaco Jervolino che ad Amato ha duramente replicato: “Noi siamo la Neapolis di Enea, non una città di cannibali”. Niente da obbiettare, salvo che Enea tra il V e il VI secolo a.C. fu per Napoli un ottimo sindaco che non solo risolse il problema dei rifiuti (secondo Virgilio cominciando a insegnarne la raccolta differenziata) ma pure eliminò la Camorra (sempre secondo Virgilio, facendo presidiare le strade di Neapolis da pattuglie di Unni armati e determinati a far rispettare la legge).
Poi, dopo Enea, venne la Jervolino.

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Yemen (Foto:Yementourism)
Yemen (Foto:Yementourism)

Sapevate che… Chiunque, facendo Turismo, è libero di camminare bendato sul cornicione di un grattacielo?
Giustissimo e sacrosanto. Ma se viene giù dal grattacielo sarebbe il caso che ad andare ad accoglierlo con il cucchiaino fossero i suoi parenti e non il Ministero degli Esteri (con i soldi dei contribuenti).
Laddove si fa riferimento all’ultima tragedia dei sette spagnoli assassinati nello Yemen e Chiara Voltattorni informa che la Farnesina gestisce il sito www.viaggiaresicuri.mae.aci.it in cui indica, anzi consiglia “dove non andare”.
E tra i posti “a rischio” c’è lo Yemen. Sembra però che l’italico utente viaggiatorio commenti il sito della Farnesina con un bel “del rischio me ne infischio” giacché, secondo Paolo Nugari (direttore e co-fondatore di Avventure nel Mondo) “per lo Yemen c’è un  crescendo di richieste, dopo la già buona ripresa nella seconda metà del 2006, seguita al calo dovuto al sequestro di un gruppo in gennaio: in totale lo scorso anno sono andati 7.628 italiani e attualmente, a fine giugno sono già 11.000, perché lo Yemen, non è una destinazione, bensì è la “meta” e ci va chi vuole essere definito Viaggiatore e non Turista”.
Pienamente d’accordo col Nugari, salvo commentare che:
1) Chi si benda gli occhi eppoi va a passeggiare sul cornicione, i suoi cocci sono (appunto) suoi.
2) Si può “fare” il Turista anche andando nello Yemen e si può “fare” il Viaggiatore anche andando a Crescenzago.

Sapevate che… L’Italiano, poveretto, in vacanza non andrà, nonostante il Tesoretto?
Così dice l’Aduc (associazione consumatori) informando che le vacanze degli italiani saranno sempre più smilze per colpa degli alti costi alberghieri nel Belpaese (più 7,6% rispetto al 2006). In Italia (precisa l’Aduc) una camera d’albergo costa 150/200 euro al giorno, appetto ai circa 100 euro spesi per dormire in Francia o Grecia o Spagna. Purtroppo è da tempo scomparso un genio come Einstein, ma anche un povero imbecille potrebbe suggerire che se l’Italia “costa più cara” l’italiano “prende su” e va dove costa meno.

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Sapevate che… Se si parla di saldi, gli alberghi non ci sentono proprio?
A Milano (venghino siori venghino) grande stagione dei Saldi con i negozi che resteranno aperti fino a notte fonda. Financo molta clientela straniera è giunta “apposta” per “fare affari” e gli alberghi (lo dice il Corriere della Sera dell’11/7) sono strapieni (di gente che paga tariffe normali, mica “di saldo”).
Appunto: mica che (fosse solo per “allinearsi” ai saldi) gli alberghi milanesi avessero dato una ribassatina alle (carissime) tariffe? Ma quando mai!

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