Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Spigolando tra turismo e dintorni

Sapevate che… A gentile richiesta (governativa) la Telenovela “Alitalia” prosegue anche nella stagione estiva? E te pareva. Con il Calcio Mercato che langue e il silenzio estivo (con i fondatori troppo impegnati al costasmeraldiano Billionaire di Briatore) sul futuro partito politico di Lele Mora e Corona, era ovvio che la vicenda Alitalia dovesse continuare a tenere banco. E lo fa con colpi di scena degni di un “Culebròn” (le telenovelas sudamericane che durano anni e anni) che è quanto mai difficile non seguire (quanto all’appassionarsi decida il cortese lettore). Eravamo arrivati al rifiuto all’acquisto da parte dei russi. “Robb de … Leggi tutto

Spigolando tra turismo e dintorni

Sapevate che… A gentile richiesta (governativa) la Telenovela “Alitalia” prosegue anche nella stagione estiva?

E te pareva. Con il Calcio Mercato che langue e il silenzio estivo (con i fondatori troppo impegnati al costasmeraldiano Billionaire di Briatore) sul futuro partito politico di Lele Mora e Corona, era ovvio che la vicenda Alitalia dovesse continuare a tenere banco. E lo fa con colpi di scena degni di un “Culebròn” (le telenovelas sudamericane che durano anni e anni) che è quanto mai difficile non seguire (quanto all’appassionarsi decida il cortese lettore).
Eravamo arrivati al rifiuto all’acquisto da parte dei russi. “Robb de matt”, se si tiene conto che quelli comprano tutto a scatola chiusa consegnando l’assegno in bianco già firmato, basti pensare che sulla sola Riviera Romagnola un qualsiasi turista russo si siede al tavolo di un ristorante e ordina mediamente: tre aragoste, due filetti da mezzo chilo, tre bottiglie di vino e una di Vodka, questo è un suo pasto normale.
Russi-Aeroflot, quindi, Niet! Poi c’è stato il No! di Toto (non nel senso del Totocalcio, ancorché comprare Alitalia sia una scommessa oltremodo rischiosa) bensì del Patron di Air One al secolo Carlo Toto. Dopodiché il 23 luglio il Governo ha rimescolato le carte facendo ripartire la vendita da Zero (e non chiarendo bene le regole). A ‘sto punto si è tornati (ma che bel Gioco dell’Oca) a parlare di Air France- Klm, interessate a impossessarsi della carcassa dell’Alitalia (sia comunque ben chiaro che con questo termine, non si vuole dare degli avvoltoi alle sullodate compagnie…) che frattanto continua ad accumulare miliardarie perdite giornaliere.
Della Formula AF/KLM = AZ Gossip di Mondointasca aveva già scritto mesi fa. Siamo bravi.  

Sapevate che… Che Milano ha vissuto l’angoscioso problema su dove sbattere i concorrenti che si presentavano alla Selezione dell’Isola dei Famosi?
Sfortunatamente (ma non per i candidati e per lo Show) non era al corrente del Tragico Interrogativo l’umile tenutario di questo Gossip. Sennò una dritta l’avrebbe data volentieri: l’Isola dei Tafani al Ticino (vicino al Ponte della Nord di Galliate). Non più tardi di sessant’anni anni fa (e la situazione non deve essere cambiata di molto, visto che a Milano le zanzare aumentano di anno in anno nonostante i sorrisi della Moratti) ci portavi la morosa in camporella e appena i tafani inquadravano nel mirino una chiappa, zac!, la centravano come uno Stukas. Altro che gli innocui  Mosquitos dei Caraibi, oltretutto messi in fuga dalle urla da “strascée” della Ventura; ai tafani del Ticino i decibel esclamati dalla Simona “je avrebbero fatto ‘na pippa”.

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Sapevate che… Il figlio di Bossi vuole partecipare all’Isola dei Famosi?
Ok, mandiamo anche lui sull’Isola dei Tafani (che più padani di così, si muore: il Ticino è un “affluente nord del dio Po”).

Spigolando tra turismo e dintorni

Sapevate che… Aumentano (almeno a Milano) le “Agenzie Viaggi Truffa” (e così il Turismo si svacca vieppiù nell’immaginario del Consumatore)?
Te pareva. Ogni anno, appena cominciate le vacanze estive, puntuale (si diceva una volta) come una cambiale, arriva il solito “sgub” dei giornali (vedi Corriere della Sera) sui Viaggi Truffa.
Agenzie viaggi che raggirano i clienti, Alberghi Fantasma, Gente rimasta a terra negli aeroporti ecc ecc. Una vicenda così ripetitiva (basta custodire nel computer il pezzo dell’anno precedente e ripubblicarlo papale papale, chi se ne accorgerebbe?) da non costituire notizia. Quest’anno, però, il “Corrierone” segnala un fatto nuovo e cioè l’alto numero di “venditori di viaggi” totalmente privi di licenza (e quindi, c’è da giurare, di conoscenza dei prodotti e quindi di professionalità: l’80% degli operatori del settore – scrive il giornale – sarebbe irregolare). Trattasi comunque di una bella svaccata al Turismo in generale (viaggiare? si domanda il cittadino? piuttosto che essere truffato vado sul lago a casa della cugina…) e dell’ennesimo duro colpo inferto alla categoria dei Facenti Viaggiare. Che ormai (in altissima percentuale, vedi sopra) non sono più nemmeno “bigliettai” (tipo quei signori che staccavano il bigliettino al fondo del tram: adesso i biglietti di treno e aerei si comprano “online”); sono “attaccatori” (alle vetrine della propria agenzia) di “offerte speciali” di tour operator di molti dei quali non conoscono nemmeno nome e provenienza. Un po’ di scotch e sei “agente di viaggi”.
Quanto poi alla gente truffata, le vada immantinente riconosciuta una doverosa solidarietà non disgiunta però dal commento che si tratta pure di grandi pirla (ogni giorno – attribuiscono ‘sta battuta financo a Machiavelli – si alzano un furbo e un cretino e se si incontrano l’affare è fatto).
Prima di tutto, nessuno inventa, né regala nulla (eppertanto perché non meditare su quanto si acquista?) dopodiché perché cercare di fare l’affare soltanto se si parla di Turismo? Il raggirato dalla “agenzia truffatrice”, quasi sempre sconosciuta, nuova, quando non si parla di acquisti su internet, si rivolge così sprovvedutamente anche quando deve ricorrere a un avvocato, a un geometra, a un “trumbée” (stagnino, guaritore di cessi)? O invece non si informa e medita?
Il viaggio, cara gent (ma chi di dovere, vedi associazioni di categoria e compagnia cantando) è una cosa importante e seria. D’accordo che non ci rimetti la salute (ma anche in questo ambito il professionista su “dove e come andare” può sempre servire…) ma i soldi e il tempo, li rischi. Un viaggio andato male ti costa più di un cesso mal riparato, ma ciò nonostante sei più attento a cercare un bravo stagino-trumbée che un bravo agente di viaggi.

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