Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Spigolando tra turismo e dintorni

Versilia, Forte dei Marmi Sapevate che… A fine luglio Mondointasca Gossip ha indetto un Grande Concorso a Premi per la migliore risposta al Quiz: “Dove vorreste sognare di trovarvi la mattina di Ferragosto”? Esaminata la valanga di responsi pervenuti in redazione la Giuria ha assegnato il Primo Premio al signor Gian Paolo Bonomi autore del seguente scritto. “Dopo attenta lettura di un articolo del Corriere della Sera sulle vacanze a Forte dei Marmi, il 15 agosto mattina vorrei sognare di trovarmi nel prevedibile caldo torrido del “Forte” sotto “ombrellone con sdraio” nella fila più interna (ma non per questo meno … Leggi tutto

Versilia, Forte dei Marmi
Versilia, Forte dei Marmi

Sapevate che… A fine luglio Mondointasca Gossip ha indetto un Grande Concorso a Premi per la migliore risposta al Quiz: “Dove vorreste sognare di trovarvi la mattina di Ferragosto”?

Esaminata la valanga di responsi pervenuti in redazione la Giuria ha assegnato il Primo Premio al signor Gian Paolo Bonomi autore del seguente scritto.
“Dopo attenta lettura di un articolo del Corriere della Sera sulle vacanze a Forte dei Marmi, il 15 agosto mattina vorrei sognare di trovarmi nel prevedibile caldo torrido del “Forte” sotto “ombrellone con sdraio” nella fila più interna (ma non per questo meno cara delle spaventosamente care 212 file che la separano dal mare, si fa per dire) avendo intorno a me (in spazi ridicoli anzi inesistenti talché tutto si subisce obbligatoriamente ascoltando):
1) dietro, il bar con gente vociante, juke box, camerieri urlanti le comande, trilli di telefonini, intriganti resoconti megafonizzati sulla notte precedente alla Capannina.
2) sotto l’ombrellone di sinistra, beninteso non più distante di 60 centimetri, ricchi geometri con in mano la “Gazzetta” commentanti animatamente la recente campagna acquisti calcistica.
3) sotto l’ombrellone di destra, sempre a una distanza non superiore ai 60 centimetri, tre o quattro vocianti madame discutenti sul costo orario della servente filippina e sulla accettabilità della lunghezza media della coda alla Esselunga.
4) sotto l’ombrellone davanti, un paio di bambini urlantemente piangenti perché la mamma gli ha negato la sesta merendina Kinder Ferrero “torna alla Natura del Mulino”, con mamma che a un certo punto si incazza e si mette a strillare più dei due figli e dell’amichetto che nel frattempo si è aggiunto.
5) non pago, sognerei anche di intraprendere il cammino verso il mare (beh, mare, si rifà per dire) per sguazzare nella (terza volta che si rifà per dire) fresca acqua (29° con opzione per colibatteri fecali) non importa se raggiunta un filino accaldato dopo un percorso da fachiri su torrida sabbia arroventata dal sole. Il sogno diverrebbe poi vieppiù fantastico se (oltre a poter compiere sul bagnasciuga saltelli ritmati di massa a imitazione del bagnino) sullo sfondo di questo agognato Paradiso potessi assistere, anche solo per un attimo e non importa se solo sullo sfondo, all’apparizione del dottor Massimo Moratti e  di qualche amico di Corona e Lele Mora”.
Per ulteriore informazione, il signor Gian Paolo Bonomi è il benemerito presidente della A.M.A.S.M.A  (Associazione Mondiale Auto Sado Masochisti).

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Cardinale Renato Raffaele Martino
Cardinale Renato Raffaele Martino

Sapevate che… Al cardinale Renato Raffaele Martino (presidente del Pontificio Consiglio che si occupa della “mobilità umana”) la A3 (al secolo il tratturo sedicente autostrada Salerno–Reggio Calabria, vedi Corriere 25/7: “quasi cinque ore per fare duecento chilometri da Paola a Salerno, le gente del sud deve ribellarsi”) gli fa proprio schifo (ancorché la definisca “Una Via Crucis”)?
E giù con i commenti: “Terribile esperienza, al limite del sopportabile”; “Un budello che separa invece di unire”; “Mafiosi che su quest’opera hanno lucrato per decenni”; “Me la prendo con i politici meridionali di tutti i partiti”; “Un popolo ha i governanti che si merita”; “E’ evidente che ogni cantiere nasconde un losco affare”; “Due operai ogni cinque chilometri, lampante che non si sta lavorando”;  “In Laos feci un viaggio stradale spaventoso, ma in Italia mi aspetterei qualcosa di meglio”; “In quella autostrada non è possibile nessuna norma di umanizzazione” ecc. ecc.
Insomma, per il sullodato cardinale, la Salerno–Reggio Calabria è (parole sue testuali, anzi, papali papali) “Una Via Crucis”. E allora, per favore, signor cardinale, non si lamenti più di tanto! Tutto fa infatti pensare che alle Vie Crucis lei ci sarà abituato eppertanto si consideri fortunato se ne deve intraprendere una in più che oltretutto le schiude ulteriormente le porte del Paradiso.
Pensi invece alla doverosa non meno che giustamente robusta incazzatura di un laico qualsiasi, un anonimo Rag. Rossi (non parliamo poi se miscredente, scettico, ateo, libero pensatore) che alle Vie Crucis non è abituato e per di più si ritrova (invece che su una comoda auto blu di servizio, con autista) in trasferimento vacanze su un’utilitaria con mogliera, figli vocianti, cane abbaiante, masserizie e pannolini.
Un Rag. Rossi che oltretutto non è amico (come forse lei, esimio cardinale) di tanti “politici meridionali” (ai quali, durante tanti incontri cenette simposi agapi tagli di nastri eccetera, avrebbe anche potuto segnalare il ben noto sconcio – con sollecito a “fare qualcosa” – della Salerno–Reggio Calabria). Amen.

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Sapevate che… Secondo alcuni “rumors” Alitalia vuole ridurre i voli su Malpensa (Formigoni: “Un atto di guerra” – ohèi, la Peppa, ndr-) tra cui alcuni “lungo raggio” (Shanghai, Delhi, Sud America, Giappone)?
Elementare Watson: se Ali-taglia i voli su Malpensa perché Malpensa non taglia l’Alitalia (c’è mica solo lei a far volare, anzi, più voli con altri e meno scioperi rischi)? O quantomeno perché non invia un pacifico ma fermo segnale? Basterebbe mostrare le “armi” consistenti in semplici numeri e percentuali: l’aeroporto lombardo ha infatti un indice di presenza nei mercati stranieri del 73,2% (la media italiana è del 46,2%) e nel nord del Belpaese si stacca il 70% dei biglietti Alitalia. Dati concreti, (dopodiché, se necessario, potrebbe seguire una larvata minaccia di civilissimo “boicottaggio”, senza star lì a scatenare guerre). E invece il solito bla-bla-bla. Poi il silenzio.

Sapevate che… Costa più volare a terra che in cielo?
Sono ulteriormente aumentate le tasse aeroportuali. Ormai costa più recarsi all’imbarco su un aereo che volare sul medesimo per alcune ore. Uno sconcio.

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