Venerdì 21 Marzo 2025 - Anno XXIII

Isole da sogno dove fuggire

Isole da sogno dove fuggirealmeno una volta nella vitadi Steve Davey e Marc Schlossman, edizione italiana Gremese,” width=”201″ height=”260″> Isole da sogno dove fuggirealmeno una volta nella vitadi Steve Davey e Marc Schlossman, edizione italiana Gremese, Le isole, istintivamente, solleticano la fantasia di ogni individuo. In particolare per chi vive la quotidianità come un ingranaggio che un po’ ogni giorno ti stritola. L’isola dove fuggire è il sogno nascosto, ma neanche tanto, della maggioranza degli esseri umani. Meglio se è deserta. Nel mondo globalizzato, però, è sempre più difficile trovare luoghi o angoli riposti e poco abitati. Eppure, per quanto … Leggi tutto


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almeno una volta nella vita
di Steve Davey e Marc Schlossman, edizione italiana Gremese,” width=”201″ height=”260″>
Isole da sogno dove fuggire
almeno una volta nella vita
di Steve Davey e Marc Schlossman, edizione italiana Gremese,

Le isole, istintivamente, solleticano la fantasia di ogni individuo. In particolare per chi vive la quotidianità come un ingranaggio che un po’ ogni giorno ti stritola. L’isola dove fuggire è il sogno nascosto, ma neanche tanto, della maggioranza degli esseri umani. Meglio se è deserta. Nel mondo globalizzato, però, è sempre più difficile trovare luoghi o angoli riposti e poco abitati. Eppure, per quanto abitate dall’uomo, esistono ancora isole eccezionalmente belle e talmente lontane dai consueti itinerari turistici che già arrivarci rappresenta una stimolante avventura lungo i confini del pianeta. Se, poi, non possiamo raggiungerle materialmente, per assaporare in parte, con la fantasia, quell’atmosfera fantastica, giusto il tempo di ritrovarsi, ci hanno pensato Steve Davey e Marc Schlossman, autori del libro fotografico “Isole da sogno dove fuggire – almeno una volta nella vita”.
Il libro raccoglie 40 isole tra le più straordinarie del mondo. Pagina dopo pagina le riporta e le illustra in una travolgente sequenza di testi e immagini che attraversa oceani, mari e continenti.
Le isole, spesso, sono di per sé unforgettable, indimenticabili, come dice Davey. La loro scabra bellezza, la loro quieta solitudine, il fascino di una natura miracolosamente intatta, o la vitalità di una cultura, miracolosamente non globalizzata, rende ciascuna di esse un ideale luogo di rifugio, di evasione, di inesauribile scoperta.
Il libro apre con le Isole della Società, nella Polinesia francese. Le circa 15 isole del gruppo, sin da quando i primi europei raggiunsero Tahiti, sono sempre state considerate sinonimo di “paradiso”. L’ultima, invece, è Rapa Nui, in Cile, conosciuta anche come Isola di Pasqua. L’isola abitata più remota che esista è celebre per i suoi ormai classici moai, enigmatiche figure di pietra.
Gli autori non si limitano a far vedere belle immagini. Cercano di spiegare, raccontare come anche le isole famose, se guardate con gli occhi giusti e nei periodi giusti, possono rivelare il meglio di sé.
Il consiglio che Steve Davey dà ai turisti è “viaggiate in punta di piedi, gentilmente, lasciandovi assorbire da ciò che vi circonda”. E aggiunge che un simile comportamento, “in qualsiasi angolo, anche in quelli più poveri e dimenticati della Terra, dove mi sono recato sono sempre stato ricompensato con ospitalità, generosità e sincero desiderio di scambio”.

(Pi. Ricc.)
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