Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Arturo Martini a Vado Ligure

Dopo le due mostre di Milano e Roma, è la cittadina dove visse l’artista dal 1920 a rendergli omaggio con una mostra piccola ma molto importante. Presentate diverse opere monumentali raramente visibili al grande pubblico

Arturo Martini, La Madre folle
Arturo Martini, La Madre folle

Dopo Milano e Roma, è la volta di Vado Ligure che dal 6 dicembre 2007 all’8 marzo 2008 ospita una mostra di Arturo Martini al museo di Villa Groppallo, le cui sale conservano in permanenza alcune sue opere come i quattro gessi preparatori per il “Monumento ai Caduti”, inaugurato nel 1924, e il “Benefattore”, monumento funebre in terracotta di don Cesare Queirolo eseguito tra il 1923 e il 1933.
Diversamente dalle esposizioni precedenti, la mostra si caratterizza per la monumentalità delle opere esposte ma soprattutto per il fatto che molte di queste sono state poco viste e addirittura “La Madre folle” non è mai stata esposta dopo la Quadriennale di Roma del ’31. “La Veglia”, invece, imponente opera in terracotta refrattaria del 1931, non è più stata accessibile al pubblico dal 1989.
Inoltre, a spiegare la scelta logistica della mostra subentra anche una nota biografica. La cittadina ligure, infatti, rappresenta per Martini il mondo degli affetti (qui nel 1920 si trasferì con la moglie Brigida Pessano da cui, ebbe due figli, Maria e Antonio) e l’ambiente dove scelse di ricoverare le sue opere e dove il suo linguaggio artistico giunse a piena maturazione.
Proprio con le opere realizzate in questo periodo l’artista riuscì ad ottenere il massimo riconoscimento: il primo premio alla Quadriennale di Roma del 1931. 

Martini, Amplesso
Martini, Amplesso

Inoltre, nella mostra curata da Cecilia Chilosi e allestita in modo da ripercorrere le tappe del suo percorso creativo e dei differenti materiali da lui interpretati (gesso, bronzo, terracotta e marmo), vi sono  due opere – che costituiscono un unicum nel percorso artistico martiniano – proprie di quel “non finito” che esalta la massima rappresentatività insita nella materia e contiene il germe del rinnovamento della sua scultura. La prima, “Amplesso”, è una scultura  monumentale in pietra del 1940, mai presentata dall’artista in vita ma esposta una sola volta alla Biennale Internazionale di Scultura a Carrara, nel 1998. La seconda “Deposizione”, del 1941-42, è una scultura in marmo bianco di Carrara, esemplificativa della lunga meditazione di Martini sul tema della deposizione al quale dedicò molti lavori nel corso degli anni.
Infine, nel percorso viene documentata la partecipazione di Martini ai concorsi pubblici con i gessi per  il Monumento ai Caduti, i bozzetti in bronzo per il “Monumento al Duca D’Aosta” (dal 1933 al 1935), ma anche i due gruppi scultorei “La Forza e gli Eroi” e “La Fede e La luce” e otto bassorilievi raffiguranti “La messa al campo”, “Le Crocerossine”, “I gas asfissianti”, “Il riposo in trincea”, “I reticolati”, “I rifornimenti”, “Il Piave”, “L’assalto”, che si caratterizzano per l’assenza di enfasi celebrativa.

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Arturo Martini – Grandi sculture da Vado Ligure
6 dicembre 2007 – 8 marzo 2008
Museo di Villa Groppallo, via Aurelia 72, Vado Ligure (SV)
Informazioni: tel 019. 883.914 – villagroppallo@libero.it – www.arturomartini.it
Orario: da martedì a domenica ore 15.00-19.00, Lunedì chiuso
Biglietti: € 6.00/ € 4.00

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