Rivolgendosi agli esponenti del Governo il presidente di Federalberghi ha elencato, tra i problemi da risolvere, la disciplina dei rapporti di lavoro (2 milioni le persone occupate nel settore); la schiacciante aliquota fiscale media per le aziende del 31% rispetto a quella dei Paesi europei al 24,2%; l’inadeguatezza delle infrastrutture.
“Se si investe nel settore, se si definisce e si persegue con convinzione una strategia forte, di medio/lungo periodo, capace di coinvolgere gli imprenditori – ha sottolineato Bocca – il turismo potrà crescere”.
Tra le note positive ha apprezzato “la circostanza che la governance del settore abbia trovato casa a Palazzo Chigi; un segnale importante per il nostro settore. Come l’istituzione del Comitato per le politiche del turismo e la riforma dalla quale nasce la nuova Enit, l’Agenzia per la promozione turistica del Paese”.
Rilanciare l’immagine dell’Italia…
“Il nostro sistema turistico dovrà recuperare velocemente credibilità e visibilità e le infrastrutture devono tornare a fare sistema con il concorso sia dello Stato, sia delle Regioni, sia delle Imprese, sfruttando al meglio grandi eventi quale ad esempio l’Expo 2015 di Milano”, gli ha replicato il sottosegretario Brambilla.
Per il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al Turismo rilanciare l’immagine dell’Italia nel mondo è una priorità. Ma come? Attraverso un piano strategico che presenterà nelle prossime settimane e con l’istituzione di una unità esclusivamente dedicata al rilancio dell’immagine del nostro Paese, ha dichiarato Michela Brambilla, che su questo fronte intende impegnarsi con grande determinazione per “rafforzare gli snodi internazionali che permettono di decidere i flussi di milioni di turisti che devono essere dirottati nel nostro Paese”.
Per il sottosegretario, infatti, “bisogna riportare l’Italia ad essere una meta indispensabile per il turismo mondiale, nell’interesse di tutti i cittadini e dell’economia del Paese”.
La sua convinzione è che “il turismo è la più grande industria italiana che oggi può davvero raddoppiare quelle che sono le sue potenzialità e il suo fatturato”.
“Il turismo – ha concluso la Brambilla – sarà senz’altro il volano per la nostra economia e potrà contribuire a migliorare quello che oggi è un trend di crescita del Paese pari quasi a zero. In quest’ottica intendo rimettere in campo tutte quelle strategie che portino a una sintesi dei vari apporti di tutti gli enti, gli osservatori, gli istituti, le Regioni, il lavoro del Governo, di tutto quanto viene oggi attuato su questo fronte per sostenere una politica che abbia una centralità di marketing, di logica e di rilancio della nostra immagine”.