La realtà dell’induismo, rimasta per molti secoli legata al subcontinente indiano, acquista oggi sempre maggiore diffusione internazionale non solo per la diffusione dei fedeli in tutti i continenti, ma anche e soprattutto per l’interesse sollevato da molti suoi aspetti, come la dottrina della reincarnazione, la testimonianza di Gandhi e la non-violenza, la medicina tradizionale, lo yoga e la meditazione.
Da parecchi punti di vista l’induismo sfugge a quasi tutti i requisiti che agli occhi occidentali caratterizzano una religione: non vanta nessun fondatore, non è retto da una gerarchia ecclesiastica centrale, privilegia il comportamento quotidiano rispetto all’adesione a un “credo”; manca perciò di fatto di una definizione dell’ortodossia.
Così si può essere un autentico hindu, impeccabile sostanzialmente e formalmente, pregando come Dio supremo Shiva oppure Vishnu, ma anche essendo ateo. Gli obblighi formali sono ridottissimi, ma la vita intera è concepita come una successione significativa di momenti sacri, tutti scanditi da rituali appropriati.
Il nome hindu e induismo sono un’invenzione di origine estranea alle realtà che designano. Derivano infatti dal fiume Indo; l’aggettivo è di conio musulmano e indica coloro che non si erano convertiti all’islam e non erano buddhisti. Una denominazione in negativo quindi, che si è riempita gradualmente di contenuto ed è diventata di uso comune in tutto il mondo.
Gli hindu però chiamano la loro religione sanatana dharma, l’ “eterno dharma”; il termine è intraducibile in quanto mantiene uniti gli aspetti che l’Occidente ha suddiviso in legge religiosa, diritto pubblico, diritto privato e legge naturale. L’espressione indiana è spesso resa dagli studiosi con “ordine socio-cosmico”; l’intuizione è che un unico ordine profondo pervade e sostiene l’intera realtà, divina, umana e cosmica.
Il volume descrive una religione rimasta immutata dal 1200 a.C. a oggi, partendo dalle origini e dalla storia per poi esporne le grandi concezioni riguardanti Dio, l’uomo e il mondo; altre sezioni sono dedicate ai grandi maestri, alle loro scuole, alle pratiche, ai ministri e ai luoghi di culto.
Un accesso a una dottrina intrisa di filosofia e spiritualità straordinaria anche attraverso il ricco apparato fotografico che correla le numerose voci del nuovo dizionario delle religioni.