Per la festa del Corpus Domini, che quest’anno è coincisa con la data del 25 maggio, gli abitanti di Spello (provincia di Perugia) nello spazio di una notte hanno realizzato autentici, incredibili capolavori. Strade, piazze e vicoli percorsi dalla processione, sono stati ricoperti con quadri e tappeti fioriti. Opere di notevole bellezza, uniche ed effimere. Effimere perché durano solo poche ore. Di incredibile bellezza, perché interamente realizzate con i colori della natura. Non inchiostri o vernici, ma solo petali, milioni di petali, dalle innumerevoli tonalità. Sapientemente utilizzati, sotto l’abile guida dei maestri infioratori, con estrema precisione e infinita pazienza, per ore e ore i fiori vengono disposti secondo schemi precisi, seguendo accurati bozzetti. Nel corso degli anni, per il livello e la qualità artistica, quella di Spello è diventata una delle Infiorate più conosciute e apprezzate al mondo.
Dal 1930, miliardi di fiori
Le Infiorate artistiche di Spello in onore del Corpus Domini risalgono agli inizi del Novecento, grazie all’iniziativa di una donna che, intorno al 1930, disegnò sulla strada una semplice figurazione floreale con ginestre e finocchi.
In poco tempo prese piede a Spello la composizione artistica del tappeto fiorito che trasformò la festa del Corpus Domini in un’occasione gioiosa in cui tutte le famiglie prima, gruppi di infioratori sempre più esperti poi, potevano confrontare i propri lavori e premiare quelli giudicati migliori per abilità tecnica, precisione e creatività.
Organizzata negli ultimi quarant’anni dalla Pro Spello e poi dall’Associazione “Le Infiorate di Spello”, con il patrocinio della Regione e degli Enti locali, la manifestazione richiama decine di migliaia di visitatori che possono ammirare il risultato di un complesso e difficile lavoro; lavoro che richiede settimane e addirittura mesi di paziente preparazione.
La natura dell’Umbria, a Spello
Tra le fasi preliminari più importanti e impegnative dell’evento, vanno annoverate in primo luogo la ricerca e la raccolta di fiori e quindi la selezione e la conservazione dei petali. I tre mesi dedicati alla raccolta vedono alla fine un milione e mezzo di fiori raccolti, sessantacinque diverse specie floreali e novanta tonalità di colore.
Nei giorni che precedono il “Corpus Domini” si assiste a una vera e propria mobilitazione generale. Nutrite squadre di infioratori si disperdono lungo i pendii del monte Subasio e nelle vallate umbre. Tantissimi cittadini trascorrono le serate nei pianterreni delle case, separando i petali in base ai colori e tritando finemente le erbe profumate.
L’unicità delle Infiorate è data proprio dalla tecnica di esecuzione, che comporta l’uso esclusivo di elementi vegetali, non trattati con agenti chimici o conservativi, né con coloranti artificiali o polverizzati.