E’ la terra de Il piccolo mondo antico di Antonio Fogazzaro, ma anche il luogo (Caldogno) che ha dato i natali al “codino” nazionale, Roberto Baggio. Set di numerosi film girati da Luchino Visconti (Il senso del ’54) come dal recentemente scomparso Dino Risi (La moglie del prete del ’71 con la Loren e Mastroianni per interpreti), Vicenza e provincia sono però legati a doppio filo a un nome, quello dell’architetto e scenografo della Repubblica di Venezia, Andrea Palladio, pseudonimo di Andrea di Pietro della Gondola, nato a Padova nel 1508 da una famiglia di umili origini. Palladio, che ha disegnato ville ed edifici che tramandano ancora oggi un senso di equilibrio classico e candido.
Architetture vicentine
“Sono giunto da poche ore, ma ho già fatto una scorsa per la città e ho visto il Teatro Olimpico e gli edifici del Palladio…con la loro mole e con la loro imponenza essi devono, per dir così, riempire gli occhi, mentre con la bella armonia delle loro dimensioni, non solo nel disegno astratto, ma in tutto l’insieme della prospettiva, sia per quello che sporge, che per quello che rientra, appagano lo spirito”. Le parole sono tratte dal Viaggio in Italia di Goethe che non nascose il fascino su di lui esercitato dall’opera di Palladio.
Quanti oggi vogliono avvicinarsi alla conoscenza del maestro, unico architetto al mondo ad aver avviato un movimento che porta il proprio nome (il Palladianesimo), hanno l’abitudine di recarsi sulla Riviera del Brenta per imbarcarsi sul battello e risalire il fiume da Venezia fino a Padova.
La maggior parte delle strutture lungo il percorso (circa 400) non sono però opera dell’architetto: si tratta di ville ispirate ai suoi progetti. Gli edifici firmati da Palladio sono solo 24: 16 si trovano nel Vicentino, 3 nel Trevigiano, 2 nel Padovano e uno rispettivamente nel Rodigino, nel Veronese e nel Veneziano.
2008, l’anno di Palladio
A cinquecento anni dalla nascita dell’architetto, le amministrazioni provinciali di Vicenza e di Treviso si sono unite per promuovere il 2008 come anno palladiano, mettendo a punto una serie di interessanti iniziative: una di queste è la grande mostra curata da Guido Beltramini e Howard Burns, che inaugurerà a Vicenza a palazzo Barbaran da Porto il 20 settembre, per concludersi il 6 gennaio 2009; l’esposizione si trasferirà a Londra, alla Royal Academy of Arts, dalla prima settimana di febbraio sino al maggio 2009, e gli organizzatori della rassegna sostengono che siano “in fase avanzata accordi con una prestigiosa sede museale statunitense per ospitare la terza ed ultima tappa del tour espositivo”. Previsto anche un fitto calendario di itinerari chiamato “Palladio per mano”: 58 visite guidate, programmate tutti i fine settimana, fino al primo weekend di novembre, con la possibilità di visitare i principali monumenti e le ville palladiane a Vicenza e in provincia.
I costi di partecipazione sono di 10 euro per il sabato pomeriggio e di 15 euro per tutta la giornata di domenica e comprendono la guida turistica, gli ingressi, i trasferimenti in bus e una pubblicazione in omaggio.
Il Sentiero della Pace per non dimenticare la Grande Guerra
Ma Vicenza e provincia non sono legati esclusivamente al nome e all’opera di Palladio. Il territorio che si estende su una superficie di oltre 2.700 chilometri quadrati si presta ad essere esplorato sotto vari punti di osservazione.
Ci si può avventurare seguendo itinerari storici, ciclistici, enogastronomici, religiosi e montani considerando la vicinanza con Asiago, Tonezza del Cimone e Recoaro Terme. Sul portale del Consorzio “Vicenza è” sono segnalate alcune proposte curiose per avvicinarsi alla conoscenza del cosiddetto “cuore del Veneto”.
Interessante è l’idea di incamminarsi lungo il Sentiero della Pace, una sorta di museo a cielo aperto per ricordare la Grande Guerra del ’15. Il percorso si snoda nella zona dell’Altopiano di Asiago, è lungo all’incirca 68 chilometri e ha inizio dai 1000 metri di altitudine della conca fino ai 2300 metri della pietraia di Cima Dodici.
Un patrimonio storico incorniciato tra boschi di abete rosso, abete bianco, larice, pino che ha consentito la conservazione integrale dei segni del conflitto documentato da Mario Rigoni Stern che nacque ad Asiago nel ’21: strade, trincee, caverne, osservatori, baraccamenti e cimiteri militari che hanno resistito al logorio naturale dagli anni del conflitto.
L’intero sentiero è stato studiato in modo tale da poter essere percorso da un escursionista medio, senza particolari doti atletiche né particolari attrezzature.
Il Sentiero della Pace altopianese fa parte di un percorso di 350 chilometri che seguono il fronte della Prima Guerra Mondiale dallo Stelvio, toccando le cime dell’Ortles e dell’Adamello, le creste del Pasubio e gli altipiani tra
Trento e Vicenza, dove si svolsero le battaglie decisive.
Il ponte e gli asparagi di Bassano del Grappa…
Da Vicenza sono facilmente raggiungibili altre località che vale la pena visitare prima di lasciare il territorio veneto. Bagnata dal Brenta, Bassano del Grappa è una delle città più popolate e sviluppate della zona con una tipica e gustosa tradizione gastronomica: asparagi, baccalà e grappa sono i suoi pezzi forti.
Perla della cittadina è il ponte progettato da Palladio in legno, un materiale flessuoso che consentisse di reggere all’impetuosità del Brenta. Nonostante questo, la struttura ha subito danneggiamenti causati dal fiume e dai bombardamenti ed è stato ristrutturato più volte nel rispetto delle direttive palladiane.
…e gli scacchi viventi di Marostica
Da non tralasciare la vicina Marostica la cui storia si perde nella leggenda.
Si tramanda che nel 1454 Rinaldo da Angarano e Vieri da Vallonara si giocarono la mano di Lionora, la figlia del castellano Taddeo Parisio, con una partita a scacchi viventi su un’enorme scacchiera dipinta nella piazza del Castello.
Una sfida che dal 1954 è riproposta ogni due anni e costituisce una vera e propria festa cittadina. La partita a scacchi a personaggi viventi viene giocata sulla piazza di Marostica ogni secondo venerdì, sabato e domenica di settembre degli anni pari.
Per assistere alle rappresentazioni è necessario avere un biglietto numerato, reperibile presso la Pro Marostica. I preziosi costumi dello spettacolo possono essere invece ammirati in ogni momento dell’anno nell’ambito della mostra permanente allestita al Castello inferiore della cittadina.
Risi e bisi e sopressa
I golosi e i buongustai a Vicenza e provincia possono assaporare diversi piatti tipici da accompagnare, a seconda dei differenti periodi dell’anno, a uno specifico vino del territorio.
Baccalà alla vicentina, capponi alla canevera, capretto sullo spiedo, castrato con risi e bisi, e le tante varietà di risotti fra i quali quello con i piselli di Lumignano.
Da aprile a giugno si gustano gli asparagi del bassanese, diuretici, depurativi e ricchi di vitamine. Altri piatti tipici sono la sopressa di Valli del Pasubio e di Recoaro da accompagnare alla polenta brustolà, le trote della Valdastico, i toresani di Breganze, i bigoli con l’arna di Thiene, le tacchine (paete) con il melograno (malgaragno) di Montebello.
La ricetta e la curiosità
Nel 1987 si costituisce la Venerabile Confraternita del Bacalà alla Vicentina (bacalà con una sola “c”. I vicentini chiamano infatti lo stoccafisso con il nome di Bacalà. Il Baccalà con due “c” è invece quello salato, non secco). La confraternita è nata con una solenne cerimonia nella sala consiliare del Comune di Sandrigo, a nord-est di Vicenza, considerato la “patria del baccalà”, grazie ai suoi legami di amicizia, culturali e commerciali con le isole Lofoten in Norvegia.
Sandrigo ospita le Giornate italo-norvegesi e la Festa del baccalà alla vicentina, manifestazioni organizzate dalla Pro Loco.
Le giornate italo-norvegesi si svolgono negli anni dispari nell’ultima settimana di settembre con un fitto calendario di spettacoli, film, dibattiti e mostre sulla Norvegia.
La settimana si conclude con la Festa del baccalà celebrata invece ogni anno: dal venerdì alla domenica sono serviti circa 15mila portate del piatto tipico vicentino.
Baccalà alla vicentina
Ingredienti per 12 persone
Kg 1 di stoccafisso secco – gr. 500 di cipolle
Litri 1 di olio d’oliva extravergine
3-4-acciughe
½ litro di latte fresco
poca farina bianca
gr 50 di formaggio grana grattugiato
un ciuffo di prezzemolo tritato
sale e pepe
Preparazione
Ammollare lo stoccafisso, gia’ ben battuto, in acqua fredda , cambiandola ogni 4 ore, per 2-3 giorni. Lavare parte della pelle. Aprire il pesce per lungo, togliere la lisca e tutte le spine. Tagliarlo a pezzi quadrati, possibilmente uguali.
Affettare finemente le cipolle; rosolarle in un tegamino con un bicchiere d’olio, aggiungere le acciughe dissalate, diliscate e tagliate a pezzetti ; per ultimo, a fuoco spento , unire il prezzemolo tritato.
Infarinare i vari pezzi di stoccafisso, irrorati con il soffritto preparato, poi disporli uno accanto all’altro, in un tegame di cotto o alluminio oppure in una pirofila (sul cui fondo si sara’ versata, prima, qualche cucchiaiata di soffritto); ricoprire il pesce con il resto del soffritto, aggiungendo anche il latte, il grana grattugiato, il sale, il pepe.
Unire l’olio fino a ricoprire tutti i pezzi , livellandoli.
Cuocere a fuoco molto dolce per circa 4 ore e mezzo, muovendo ogni tanto il recipiente in senso rotatorio, senza mai mescolare.
Questa fase di cottura, in termine vicentino si chiama “pipare”.
Solamente l’esperienza saprà definire l’esatta cottura dello stoccafisso che, da esemplare ad esemplare, puo’ differire di consistenza.
Il bacalà alla vicentina è’ ottimo anche dopo un riposo di 12/24 ore. Servire con polenta (ricetta a cura della Venerabile Confraternita del Bacalà alla Vicentina).
Calendario eventi a Vicenza e dintorni
Visite guidate “Palladio per mano”
fino al 2 novembre 2008
Per informazioni:
Consorzio Vicenza è – tel. 0444 994770 – info@vicenzae.org
Negli occhi e nella mente di Palladio. Mura, porte e ponti di Vicenza vecchia
dal 20 giugno al 13 luglio 2008
Mostra di fotografie di Claudio Rinaldi che inaugurerà il 20 giugno, alle ore 18, a Casa Cogollo detta del Palladio (Corso Palladio, 165 – Vicenza).
Per informazioni: tel. 0444 222114
uffmostre@comune.vicenza.it – www.comune.vicenza.it
Cene palladiane
fino al 9 ottobre 2008
Fino a ottobre i ristoratori dell’Associazione Artigiani propongono alcune serate in Villa per riscoprire usi e consuetudini di villa del Cinquecento, attraverso: il menù palladiano, con le ricette dell’epoca, frutto di un’approfondita ricerca storica; musiche e narrazioni, per conoscere storie popolari, racconti d’epoca e il mondo dei villeggianti; una serigrafia sulla villa concepita da Andrea Palladio, che verrà consegnata a ciascun partecipante; esposizioni artigiane d’epoca; visite alla villa che ospita l’evento.
Per informazioni: Associazione Artigiani della Provincia di Vicenza tel. 0444 168322 – v.varotto@vi.artigianinet.com
Andrea Palladio 500 – La grande mostra
dal 20 settembre al 6 gennaio 2009
Biglietti: intero €.9,00, ridotto €.7,00, scuole 4,00 euro.
La mostra è aperta martedì, mercoledì, giovedì e domenica dalle 9:30 alle 19,30
venerdì e sabato dalle 9:30 alle 21:30
Per informazioni:
www.palladio500.it
Calendario eventi a Bassano del Grappa e a Marostica
XXVIII edizione Operaestate Festival Veneto
dal 3 luglio al 7 settembre 2008
Biglietteria del Festival a Bassano
tel. 0424.524214
Numero Verde: 800.533633
Prevendite anche via internet dal sito www.operaestate.it
Uffici di informazione turistica
Vicenza – Piazza dei Signori, 8 – tel. +39 0444 544122 iat.vicenza2@provincia.vicenza.it
Piazza Matteotti, 12
tel. +39 0444 320854
iat.vicenza1@provincia.vicenza.it
Consorzio Vicenza è
Convention & Visitors Bureau – via E. Fermi, 134 – Vicenza
tel. 0444 994770 – info@vicenzae.org – www.vicenzae.org
Altopiano di Asiago e i 7 Comuni
via Stazione, 5 – Asiago (VI)
tel. +39 0424 46 22 21
iat.asiago@provincia.vicenza.it
Recoaro Terme
via Roma, 15 – Recoaro Terme (VI)
tel. +39 0445 75070
iat.recoaro@provincia.vicenza.it
Bassano del Grappa
Corona d’Italia, 35 – Bassano del Grappa (VI) – tel. +39 0424 -524351
iat.bassano@provincia.vicenza.it
Tonezza del Cimone
via Roma, 24 – Tonezza del Cimone (VI) – tel. +39 0445 749500
iat.tonezza@provincia.vicenza.it
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