Livigno mette in scena la seconda edizione del festival internazionale della mountain bike. Non si tratta di un appuntamento agonistico: pettorali e classifiche sono bandite. Nessuna gara, insomma, eccezion fatta per l’evento di chiusura di domenica 29 giugno, la Pedaleda, vale a dire la “marathon” di 60 chilometri nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio giunta alla sua XV edizione, che si arricchisce quest’anno di una versione gastronomica.
A fianco della tradizionale competizione che vedrà sfidarsi i migliori interpreti dell’endurance su due ruote, ci sarà la “Pedaleda di gusto”, un lungo itinerario da percorrere per una intera domenica gustando i sapori della cucina valtellinese.
A Livigno aspettando Pechino
La Pedaleda si guadagna uno spazio importante, innanzitutto per la tradizione che Livigno ha nel mondo delle “ruote grasse”: basti pensare alle imprese olimpiche di Paola Pezzo, che proprio nella località valtellinese e nella gara in questione ha costruito i suoi due trionfi olimpici.
Negli ultimi anni la Pedaleda si è trasformata andando incontro ai gusti di tutti i biker, dagli agonisti più incalliti agli appassionati del cicloturismo.
Livigno è anche meta ambita dai professionisti che la scelgono per la loro preparazione agonistica; è il caso della norvegese Gunn-Rita Dahle, atleta dal ricco palmares internazionale che ha deciso di preparare la sua olimpiade di Pechino soggiornando dal 23 giugno al 14 luglio nelle valli livignasche.
Osservare le vette dal sellino di una bicicletta
Ma torniamo al Free Wheel Fest e soprattutto alla “mission” dell’evento che vuole offrire agli escursionisti in mountain bike un’occasione per pedalare insieme, a prescindere dall’età e dal sesso, e in totale sicurezza. Il programma delle gite offre chilometraggi e lunghezze per le famiglie con bambini ai primi colpi di pedale, come per gli sportivi collaudati che vogliono misurarsi con ore e ore in sella alla propria mountain bike.
Tutte le escursioni sono assistite da guide in grado di coadiuvare i biker durante tutta la gita: assistenza meccanica e medica, piccole lezioni di tecnica, ma anche osservazione del paesaggio e delle vette dell’Alta Rezia.