Poco più di niente

Poco più di niente 
di Cosimo Colamini, Garzanti Libri, pagine 280, € 16,00. ” width=”179″ height=”270″>

«A forza di cercare una pista originale da percorrere, mi sono ritrovato a vivere con una matta, a guidare una Panda e a guardare la gente fuori dal Warner Village. Questa è vita? Ma poi, chi è che stabilisce qual è la vita giusta?».
Periferia di Firenze. Enrico, Mosè, Pedro e Vanni sono quattro trentenni divertenti e imprevedibili, una piccola tribù di amici alle prese con una dilagante incertezza lavorativa ed esistenziale.
Un giorno Enrico è costretto a improvvisarsi infermiere: dovrà occuparsi di Adelaide, un’anziana che dopo alcuni lustri di ospedale psichiatrico torna finalmente nella sua abitazione.
Nell’appartamento della donna i quattro amici scopriranno qualcosa d’inatteso: nel passato di Adelaide c’è un segreto che cambierà per sempre le loro vite.
«Ho spiegato ha Adelaide la storia della collana. Le ho comprato le sigarette, il tonno che le piace tanto e mi sono messo di buzzo buono a raccontarle di come ci hanno derubato e di come abbiamo fatto lo sforzo per tirar su quei trecento euro e ripagarle la collana. Mi sono sentito un  po’ una merda. Lei non ha battuto ciglio. Ha preso i soldi e li ha messi nel suo cassetto. Poi ha mangiato con gusto il suo tonno e mi ha detto: “Puliamo casa?”. Ha preso il cencio, l’ha strizzato bene e s è messo a darlo per tutte le stanze. (…) Eppure un’anima ce l’avrà. Sicuramente ha un passato: le cose che ha scritto ne sono una testimonianza. (…) Poveraccia. Gli anni di manicomio l’hanno ridotta una larva umana. Penso che alla base di tutto ci sia una delusione d’amore…».
Cosimo Calamini in questo romanzo racconta con punte di irresistibile comicità una vicenda ricca di sorprese, dando voce alla realtà e alle speranze, agli amori e ai sogni di riscatto di quattro ragazzi come tanti – e come tanti un po’ speciali. Con una trama ben costruita e avvincente, una galleria di personaggi veri e simpatici, una serie di situazioni e battute esilaranti.
Poco più di niente è un autoritratto generazionale dove la rabbia e il sentimento si intrecciano e si scontrano in maniera inaspettata.