Il business travel
Organizzare e gestire i viaggi d’affari, con un’acquisita sensibilità all’ambiente, può portare a cambiare metodo: “L’adozione di un approccio “sostenibile” amplia il ruolo del travel manager e del procurement manager”, ha detto Bacchi per Carlson Wagonlit Travel. Italia, società specializzata nel travel management. Bacchi ha ricordato “l’esigenza di focalizzarsi, in particolare, su quattro aree: la selezione dei fornitori in un’ottica di acquisto responsabile di beni e servizi di viaggio e di mobilità in genere; l’educazione dei viaggiatori; la costante misurazione e controllo delle performance attraverso efficaci sistemi di reporting ambientale, nonché azioni dirette alla riduzione e compensazione delle emissioni di anidride carbonica”.
Come muoversi? “Iniziamo con l’analizzare le classi merceologiche di acquisto e associamo a ciascuna di esse, se realistico, il rischio ambientale e sociale, oltre ai rischi tipici della catena di fornitura”, ha detto Luca Guzzabocca, procurement director Europe di Gsk e co-chairman di acquisti e sostenibilià. “Mappiamo quindi tutti i prodotti rischiosi in ordine di priorità e identifichiamo per ognuno le possibili azioni. Non sappiamo se tutto ciò possa essere realizzato in tempi brevi, ma crediamo che questa sia la strada – forse l’unica – che occorre imboccare per creare un fattore differenziale tra la propria azienda e prodotti e le altre”.