Inverno magro per Ryanair
La compagnia aerea low cost ha annunciato sostanziali riduzioni di voli e aerei nella base di Dublino: il 18 per cento in meno di un anno fa per quanto riguarda gli aeromobili posizionati e un taglio di circa il 12 per cento dei voli settimanali. L’inverno scorso il vettore operava infatti con 22 aeromobili garantendo all’incirca 1.350 voli settimanali; quest’anno l’attività di Ryanair a Dublino sarà ridotta a 18 aeromobili posizionati e meno di 1.200 voli settimanali. La compagnia calcola quindi che quest’inverno il proprio traffico nello scalo della capitale irlandese diminuirà di circa 500mila passeggeri.
Le ragioni che hanno indotto Ryanair a tagliare voli e aerei, informa la compagnia, sono le seguenti: Dublino è la seconda base più cara per Ryanair; i costi del monopolio della Dublin Airport Authority (DAA) continuano ad aumentare ai multipli dell’attuale tasso di inflazione; l’Aviation Regulator continua ad approvare incondizionatamente aumenti di costi ingiustificati all’aeroporto di Dublino, incluso il recente aumento del 50 per cento per i banchi del check-in e un nuovo (doppio) supplemento per i chioschi dei banchi del check-in; con il petrolio a 140 dollari a barile, i voli dagli aeroporti più costosi come Dublino devono essere ridotti quest’inverno quando le tariffe sono molto basse.
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Etihad Airways, shopping da 43 milardi di dollari da Boeing e Airbus
Accordo miliardario per Etihad Airways. Il caro greggio che sta costringendo le concorrenti europee e americane a tagliare il numero dei voli a partire dal prossimo autunno non sfiora la compagnia aerea nazionale degli Emirati Arabi Uniti. Nell’ambito dell’International Airshow, la fiera dell’aeronautica di Farnborough in Inghilterra, Etihad Airways ha infatti reso noto un colossale ordine da 205 aerei per un valore di circa 43 miliardi di dollari. L’accordo prevede la consegna di 100 velivoli, l’opzione su altri 55 e il diritto d’acquisto per ulteriori 50, suddivisi tra Boeing e Airbus.
Ad annunciare i termini dell’affare è stato il presidente di Etihad Airways, Sua Altezza lo Sceicco Ahmed bin Saif Al Nahya, e l’amministratore delegato della compagnia James Hogan che hanno firmato contratti separati sia con il presidente di Boeing Jim McNerney che con quello di Airbus Tom Enders.
La consegna degli aerei avverrà tra il 2011 e il 2020. Al termine di questo periodo, la compagnia aerea di bandiera degli Emirati Arabi potrà contare su una flotta di 150 unità (ora gli aeromobili sono 38).
James Hogan ha dichiarato che è stato “un giorno storico per Etihad e per Abu Dhabi” che riflette il “ruolo determinante che la compagnia ricopre nello sviluppo futuro di Abu Dhabi. Il futuro al quale mi riferisco – ha aggiunto l’amministratore delegato della compagnia – vede ingenti investimenti per infrastrutture e progetti in tutti gli Emirati per oltre 200 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni, compresa una incisiva spinta turistica e un enorme sviluppo residenziale”.
La compagnia fondata nel 2003 con base nella capitale Abu vola verso 45 destinazioni in Africa, Asia, Australia, Europa, Medio Oriente e Nord America.
Ultimamente ha inaugurato un nuovo collegamento con la Cina, a Pechino, mentre ad agosto lancerà le rotte di Chennai (Madras) e Kozhikode (Calicut) in India, e di Minsk in Bielorussia. A dicembre è previsto il lancio di Mosca in Russia e di Almaty in Kazakistan.
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Un premio a Sas per la tecnologia a terra e a bordo
Il gruppo Sas ha ricevuto il “Leadership in Technology Award” per il suo “contributo al progresso tecnologico”. Il premio è stato conferito nel corso della cerimonia annuale organizzata dalla rivista inglese di aviazione Airline Business che si è tenuta il 13 luglio a Londra. Il riconoscimento riguarda in particolare il ruolo di Sas nello sviluppo di due innovazioni tecnologiche: il sistema di “green approach” (gli atterraggi a emissioni ridotte) e l’introduzione dei sistemi biometrici per la scansione delle impronte dei passeggeri nelle operazioni di check-in.
Tra il 2006 e il 2007 il vettore ha condotto 2.300 atterraggi ad emissioni ridotte. La comunicazione tra il computer di bordo e il sistema di controllo del traffico consente in pratica di prevedere le fasi di atterraggio, ottimizzando i tempi di viaggio e riducendo le attese in volo per ricevere l’autorizzazione all’atterraggio. Questo sistema non solo permette di risparmiare energia, ma anche di ridurre le emissioni e migliorare il flusso di lavoro di chi opera in aeroporto.
La lettura biometrica al check-in invece permette di registrare ogni passeggero e collegarlo al proprio biglietto e bagaglio.
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