Venerdì 17 Maggio 2024 - Anno XXII

L’arte dell’obiettivo da Brescia ad Aci Reale

Aperta fino a settembre la Biennale internazionale di fotografia al museo Santa Giulia. Nella provincia catanese immagini d’autore raccontano la Sicilia mentre a Firenze, a villa Bardini, espone George Tatge

Chiara Dynys, laminati specchianti e fotografie in bianco e nero (Courtesy Galleria De Crescenzo & Viesti, Roma)
Chiara Dynys, laminati specchianti e fotografie in bianco e nero (Courtesy Galleria De Crescenzo & Viesti, Roma)

Brescia, Firenze, Aci Reale in provincia di Catania ospitano per i prossimi mesi tre rassegne di fotografia d’autore. Gli amanti dell’arte dell’obiettivo, a volte più trascurati dalle offerte espositive concentrate sulla pittura, non possono perdersi, quest’estate, l’appuntamento con la Biennale internazionale di fotografia ai  musei Ken Damy e Santa Giulia. Chi si trova a Firenze vedrà a villa Bardini la mostra monografica dedicata a George Tadge, “Immagini dall’Italia”. Turisti e visitatori della Sicilia avranno invece l’occasione di passare da Aci Reale per l’antologica curata da Marco Meneguzzo con foto di trenta artisti internazionali. Fotografia come opera d’arte, quindi, per queste esposizioni che non comprendono gli scatti da reportage e che vanno intesi come sguardi e interpretazioni sul mondo. Le mostre, del resto, bene si prestano a una visita da parte di un largo pubblico: esperti, appassionati praticanti o puri ammiratori del genere.

La Biennale al museo Ken Damy

Martin Chambi, Perù 1934
Martin Chambi, Perù 1934

L’appuntamento di più ampio respiro è la Biennale di Brescia, organizzata dal museo Ken Damy in diversi spazi cittadini. A curarla è lo stesso Damy, fondatore del museo di fotografia omonimo, attivo dal 1990. Le esposizioni si distribuiscono tra la sede in Loggia delle Mercanzie, Santa Giulia, il castello, spazio Clerici per l’arte e l’ex chiesa dei Santi Filippo e Giacomo. Il tema della Biennale è il viaggio, i fotografi presenti sono europei, americani e asiatici. Il programma di quest’anno parte da un excursus storico: sono presenti opere di fine Ottocento, agli albori della tecnica fotografica, e per i più nostalgici è da segnalare una raccolta di 140 albumine dello stabilimento Ganzini, realizzate per l’esposizione industriale del 1881 a Milano. Si tratta di una rassegna sui costumi delle regioni italiane: a Brescia viene esposta integralmente, per la prima volta al pubblico.
La Biennale prosegue con opere del Novecento e di autori contemporanei: molti gli autori di rilievo, provenienti da Nord e Sud America mentre nel corpus degli europei figurano Marco Paoluzzo, Franco Fontana, Gabriele Basilico. Non vengono dimenticati sviluppi recenti nella tecnica e nel linguaggio della fotografia, con i video d’artista – sono stati scelti Marco Ambrosi e Cosimo Di Leo Ricatto – e la mostra-installazione di Robert Gligorov.

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George Tatge a Firenze

George Tatge, Lombardia, 2000
George Tatge, Lombardia, 2000

Si intitola “Presenze. Paesaggi italiani” la personale fiorentina di George Tatge, curata da Walter Guadagnini. Tatge, toscano d’adozione ma nato a Istanbul e formatosi negli Stati Uniti, presenta 66 scatti, la maggior parte inediti, scelti per raccontare il rapporto tra uomo e natura. Si parte dal paesaggio, tema prediletto da Tatge, per giungere a osservare l’intervento dell’uomo, insediamenti e costruzioni. Bellissime, cariche di silenzi e suggestioni proprio come dipinti, le fotografie di Tatge – quelle in mostra sono state realizzate anche diversi anni fa – vanno dalla Garfagnana alla Lombardia, dalle cave ai paesaggi di campagna. I soggetti scelti da Tatge spaziano su tutta la penisola, dall’Alto Adige e la Sicilia. Le fotografie sono state realizzate con una Deardorff, la macchina a soffietto capace di produrre negativi di grande formato. La mostra è alla villa Bardini, l’edificio di origine seicentesca, che vale una visita anche per i giardini e la vista panoramica.

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