Lungo la via Flaminia che unisce Roma a Rimini si incontra la Gola del Furlo. Ci troviamo nel cuore della provincia di Pesaro e Urbino, a metà strada tra il mare Adriatico e la catena appenninica, nel Comune di Acqualagna.
Uno scenario caratteristico per gli imponenti strapiombi, le due gallerie romane (dove passava l’antica Flaminia), la ‘Grotta del grano’, le specie naturali protette (Moehringia papulosa), le verdi acque del fiume Candigliano.
La galleria di Vespasiano
Proprio il fiume divide in due quello che una volta era un unico massiccio: la Gola è formata da un enorme parete di calcare spaccata in due tra il Monte Paganuccio e il Monte Pietralata. Ed è in quel punto che la via Flaminia comprende una galleria lunga 38,3 metri che gli antichi chiamarono ‘petra pertusa’ o ‘forulus’ da cui il nome di galleria del Furlo. Questa fu fatta scavare nel suo punto più stretto a colpi, faticosi, di scalpello da Vespasiano nel 77 d.C. per consentire l’attraversamento degli Appennini dal versante tirrenico a quello adriatico. Vicino alla galleria è visibile un altro tunnel lungo solo 8 metri, forse scavato dagli Umbri o dagli Etruschi.
Tartufo fresco tutto l’anno
Tra gli altri elementi interessanti si deve evidenziare anche l’antica tradizione contadina, dalla quale deriva la cultura culinaria legata al tartufo. I Monti del Furlo e la vicina Acqualagna sono annoverati tra i principali produttori di tartufo nero e tartufo bianco pregiato del centro Italia (i due terzi della produzione nazionale di tartufo che si commercia ogni giorno nei mercati e nelle boutique internazionali passa da lì). Grandi preparativi fervono ogni anno per la Fiera nazionale del tartufo bianco pregiato, quest’anno alla 43esima edizione, che si terrà nella cittadina il 26 ottobre, il primo, il 2, l’8 e il 9 novembre: cinque giornate che animeranno Piazza Mattei con gli stand dei commercianti di tartufo sia fresco che conservati. Il prezioso tubero sarà esposto in quantità sui banchi dei commercianti avvolto nei tipici fazzolettoni a scacchi o, per i pezzi più grossi, conservato come gioiello sotto campane di vetro. Si potranno fare affari sicuri grazie alla qualità del prodotto marchiato con il bollino rosso di Acqualagna e alla borsa del tartufo che ne vaglia i prezzi.