Il regolamento di classificazione delle stelle degli hotel piace ai diretti interessati, albergatori e buyer stranieri, ma è allo stesso tempo considerato un sistema pressoché inapplicabile. È quanto emerge da un’inchiesta realizzata dall’agenzia di stampa turistica Ttg Italia pubblicata sul numero in distribuzione il 9 ottobre agli operatori del settore.
La ricerca ha invitato gli albergatori italiani e i buyer esteri a esprimersi sul provvedimento presentato dal Sottosegretario al turismo Michela Vittoria Brambilla e approvato lo scorso 18 settembre dalla conferenza Stato-Regioni; provvedimento che uniforma i parametri di classificazione che le strutture ricettive devono rispettare se intendono ottenere le stelle.
Un rating che misura confort e servizi
La norma prevede anche l’istituzione di un rating, un sistema di valutazione su base volontaria da abbinare alle stelle, che misura il livello di confort e la qualità dei servizi delle strutture ricettive; ma la vera novità è la messa a punto delle regole fisse che varranno per tutti gli hotel sul territorio nazionale, “il che vuol dire – come ha sottolineato il sottosegretario alla presentazione del provvedimento – che ora il cliente una volta scelta la categoria dell’albergo potrà sapere in anticipo e con il massimo dettaglio quali siano i servizi offerti e a cui ha diritto”.
Per i buyer stranieri in Italia il sistema non sarà rispettato
I nodi del sistema ricettivo nazionale però vengono al pettine. Dall’inchiesta condotta da Ttg Italia risulta infatti che gli albergatori lamentano da un lato la mancanza di fondi per ristrutturare la loro attività in linea con i parametri indicati, dall’altro prevedono un aumento dei prezzi per supportare i nuovi servizi aggiuntivi richiesti dal regolamento; evidente anche la preoccupazione degli operatori esteri che, stando allo studio del giornale, non si fidano nel modo più assoluto della capacità del Paese di far rispettare il nuovo sistema unico di stelle, e lanciano anche un avvertimento ai gestori degli hotel: “L’Italia è fuori mercato. Se ritoccate ancora i prezzi, i turisti vi abbandoneranno”.