Lunedì 13 Maggio 2024 - Anno XXII

Trieste, anno 1918

Dalle lettere degli irredentisti ai gioielli conservati nell’archivio di Stato, la città ricorda la storia dell’annessione all’Italia in un calendario di esposizioni, film e dibattiti

Il film Cuori del mondo, di David Wark Griffith
Il film Cuori del mondo, di David Wark Griffith

Apre il 30 ottobre “Trieste 1918”, il programma di manifestazioni sulla prima guerra mondiale e la storia dell’annessione della città al Regno d’Italia. Alle celebrazioni imminenti per il 4 novembre si aggiunge quest’anno un calendario di eventi che conta più mostre, un ciclo di proiezioni cinematografiche, incontri e dibattiti. “Rievocare a Trieste il novantesimo della vittoria italiana e la fine del primo conflitto mondiale implica uno sforzo progettuale all’insegna della serietà e della originalità”, ha detto Massimo Greco, assessore competente. “Significa ricordare una vittoria e molte sofferenze, il compimento di un percorso storico e l’apertura di nuovi scenari di criticità istituzionale, politica, sociale. L’Europa, dopo il primo conflitto mondiale, non sarebbe stata più la stessa e Trieste è stata drammatico sismografo delle vicissitudini continentali”.

Il tesoro riscoperto

Cartolina realizzata per l'Esposizione di guerra del 1917 (Collezione Ferluga)
Cartolina realizzata per l’Esposizione di guerra del 1917 (Collezione Ferluga)

L’iniziativa, che si prolungherà fino a gennaio dell’anno prossimo, prende il via con un’esposizione inedita: “Il tesoro riscoperto”, a palazzo Gopcevich, propone la raccolta di tremila oggetti preziosi appartenuti a cittadini triestini e custoditi, dal 1918, dall’archivio di Stato. Si tratta dei depositi giudiziali passati allora dagli uffici austriaci a quelli italiani e costituiti da patrimoni sequestrati, recupero di refurtiva, eredità non consegnate. Tra i preziosi ci sono spille, bracciali, collane, orecchini, anelli d’oro e d’argento, accanto a monete, banconote, posate, candelabri, testimonianze dello stile e del tenore di vita della Trieste dei secoli scorsi.
La mostra al museo Postale e Telegrafico della Mitteleuropa, “La posta degli irredenti. Documenti dei volontari giuliani e dalmati”, si concentra, invece, sulla storia del conflitto mondiale: con missive originali di soldati triestini, ritagli di giornali, cartoline e una ricostruzione di un ufficio postale da campo.

Divise d’epoca e, infine, fumetti

Uniforme da ufficiale R.E.I., civico museo del Risorgimento
Uniforme da ufficiale R.E.I., civico museo del Risorgimento

Dopo la proclamazione del 1918, la storia della città avrebbe seguito un percorso nuovamente accidentato nel corso del secondo conflitto mondiale, per tornare definitivamente italiana solo nel ’54.
Il viaggio nella memoria di “Trieste 1918” passa di nuovo dalla presentazione di manufatti, con la mostra al civico museo del Risorgimento, “Eroi in divisa, uniformi dalle collezioni civiche”, che vanta otto capi  del Regio Esercito Italiano.  L’esposizione più vasta è però quella al salone degli Incanti della vecchia Pescheria centrale: sei sezioni raccontano la prima guerra mondiale con reperti bellici, fotografie, fumetti ambientati negli anni del conflitto, a cominciare da Corto Maltese di Hugo Pratt. Il salone degli Incanti sarà anche la sede dei dibattiti e della rassegna di film, tra i quali figurano Ali (1927) di William Wellmann, primo premio Oscar nella storia della statuetta, La Grande Illusione di Jean Renoir, del ’33, Orizzonti di gloria, del ’57, di Stanley Kubrick, La Grande Guerra, del ’59, di Mario Monicelli.

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Il tesoro riscoperto. Una preziosa eredità austriaca nell’archivio di Stato di Trieste
Sala Attilio Selva di Palazzo Gopcevich, dal 31 ottobre all’11 gennaio

La posta degli irredenti. Documenti dei volontari giuliani e dalmati
Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa, dal 31 ottobre all’11 gennaio

I sentieri della memoria
Salone degli Incanti, ex Pescheria centrale, dal 1 novembre all’11 gennaio

Per informazioni: +39 040 6754068

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