26 novembre –
Sabato prossimo si riuniranno a Roma i palati più esigenti e facoltosi per partecipare alla prima edizione dell’Asta internazionale del tartufo italiano. Ideatrice della manifestazione è Giselle Oberti, già organizzatrice dell’Asta internazionale del tartufo di Toscana, che ha deciso di allargare le frontiere della sfida al pregiato tubero bianco coinvolgendo anche le altre regioni italiane. Una passione, quella per il Tuber Magnatum Pico, che conta estimatori in tutto il mondo disposti a spendere somme che lasciano a bocca aperta non solo in tempi di crisi.
L’anno scorso, all’asta toscana, il miliardario cinese Stanley Ho si è aggiudicato per 330mila dollari un tartufo bianco di 1 chilo e mezzo (il più grande degli ultimi 50 anni) battendosi fino all’ultimo con Mansoor Bin Zayed Al Nahyan, figlio dell’emiro di Abu Dhabi, in collegamento telefonico con Firenze, che si è fermato a quota 320mila. Una cifra che ha superato il precedente record di 212mila dollari decretando un successone per la Cina che ha conquistato 11 lotti su 14.
Lusso e beneficenza
Quest’anno, si diceva, la sfida unirà l’Italia del tubero bianco dal Piemonte alla Sicilia e arriverà più lontano grazie alla tv satellitare. L’Hotel Exedra di Roma si collegherà con l’Emirates Palace da 3 bilioni di dollari di Abu Dhabi, la capitale degli Emirati Arabi Uniti, con il sei stelle di Macao The Grand Lisboa, mecca cinese del gioco d’azzardo che ha superato gli incassi di Las Vegas, e con Londra dove la sfida andrà in scena nelle sale del ristorante Murano dello stellato chef Michelin & Celebrity, Gordon Ramsay.
L’asta ha ottenuto il patrocinio del Ministero delle politiche agricole e forestali e sarà una vera asta professionale battuta nella sede di Roma da Sotheby’s e dalla Christie’s per quella di Abu Dhabi e Macao. E in più avrà una valenza benefica. Il totale del ricavato sarà infatti devoluto in beneficenza a Telethon per la sede italiana, al Great Ormond Street Hospital for Children per quella inglese, alla Emirates Foundation di Abu Dhabi e per quanto riguarda la Cina alla Caritas Macao.
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