Sabato 23 Novembre 2024 - Anno XXII

Siena, il sottile confine tra genio e follia

Vittorio Sgarbi presenta la grande mostra del 2009 al complesso di Santa Maria della Scala: da Van Gogh a Kirchner, per scoprire il rapporto tra arte e inconscio

Vitorio Sgarbi, Marcello Flores d'Arcais, assessore ala Cultura di Siena, Gabriello Mancini, presidente Fondazione Monte dei Paschi
Vitorio Sgarbi, Marcello Flores d’Arcais, assessore ala Cultura di Siena, Gabriello Mancini, presidente Fondazione Monte dei Paschi

28 novembre –

Vittorio Sgarbi ha presentato ieri mattina a Roma “Arte, genio e follia”, l’esposizione che ha ideato per il complesso di Santa Maria della Scala a Siena. La mostra aprirà il 31 gennaio 2009 ed è stata annunciata come uno dei maggiori eventi per la cittadina toscana: le opere previste sono più di trecento, fra dipinti e sculture e avranno la firma, tra gli altri, di Vincent Van Gogh, Ernst Ludiwig Kirchner, Edvard Munch e ancora Max Ernst, Otto Dix, Renato Guttuso. Sgarbi ha dichiarato che, oltre alla prima tela già prevista, potrebbe arrivare a Siena un ulteriore dipinto di Van Gogh: “Prima dell’apertura spero di poter ottenere altre importanti opere da aggiungere a un percorso che ha già l’unicità di mettere in scena per la prima volta il tanto dibattuto tema del rapporto tra arte e follia”, ha detto. Il tema della mostra è il delicato confine tra la genialità e l’equilibrio psichico. Probabilmente anche per richiamare il largo pubblico, sono stati scelti alcuni autori, come Van Gogh e Kirchner, noti per il loro importante contributo alla storia dell’arte ma anche per il tormento interiore che hanno vissuto. Van Gogh fu in cura presso un ospedale psichiatrico e morì suicida; una morte analoga toccò a Kirchner, dopo anni di esaurimento nervoso e depressione.

Il difficile inconscio

Edvard  Munch (Archivio Mondointasca)
Edvard Munch (Archivio Mondointasca)

Molti grandi artisti furono folli, anche se non tutti; ma lo stessa percezione del disagio psichico è cambiata nel corso dei secoli, come sono mutate le terapie e la definizione di che cosa si debba intendere per pazzia.
La rassegna guarderà anche agli aspetti scientifici e medici della storia della follia e vede la collaborazione di diversi centri psichiatrici italiani: il museo del manicomio di San Servolo di Venezia, il centro di documentazione di storia della psichiatria San Lazzaro di Reggio Emilia, istituzioni universitarie. Associata alla mostra è la visita all’ex ospedale San Niccolò, un vero e proprio villaggio manicomiale che nell’Ottocento era in grado di ospitare fino a duemila pazienti.
Tra le opere d’arte si segnalano “Hôpital Saint-Paul à Saint-Rémy-de-Provence” di Vincent Van Gogh, chieste al museo d’Orsay e, tra gli autori più lontani nel tempo, Hieronymus Bosch, con “Le concert dans l’œuf”, del Cinquecento. Più numerose sono le opere di Ottocento e Novecento, il bellissimo “Ritratto di Erna”, di Kirchner, e un Guttuso, “Trionfo della morte”. La mostra è costituita da ben otto sezioni e tra le sculture comprende una serie di sette busti, a grandezza naturale, di Henri Nichaux.
Il viaggio attraverso la storia e l’interpretazione del malessere psichico continua con “La lente di Freud, una galleria dell’inconscio”, a cura di Giorgio Bedoni, aperta in parallelo, sempre in Santa Maria della Scala.

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Arte, genio, follia
Dal 31 gennaio al 25 maggio 2009
Siena, complesso di Santa Maria della Scala
Orario: tutti i giorni 10.30-19.30
Per informazioni: www.artegeniofollia.it

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