Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Molino Stucky, dalla farina a un Cinque Stelle

Un’isola incantevole nell’incantevole Venezia. Un recupero architettonico di grande pregio per soddisfare l’esigente clientela dei cinque continenti. Grazie al lavoro (anche) delle detenute del carcere femminile della Giudecca

Un record davvero speciale

Vista notturna dell'hotel
Vista notturna dell’hotel

Se si ragiona con il metro dei grand hotel americani, per i quali è fondamentale raggiungere un “record”, in genere legato a dimensioni e numeri, l’Hilton, essendo a Venezia, ne conta svariati. Ma anche ragionando con altri criteri “più europei” l’albergo offre delle caratteristiche uniche. Una di queste riguarda sicuramente un tipo di servizio istituito di recente. Dietro non c’è nessuna questione di costi, capitali, o altro, ma un’attenzione umana davvero encomiabile.

L’hotel ha stipulato un accordo con il Cerchio, una cooperativa sociale che da tempo è impegnata a sostenere e aiutare gli emarginati e i discriminati. Da anni infatti dà lavoro, con regolari contratti di assunzione e retribuzione, ai detenuti e agli ex detenuti, per facilitare il loro reinserimento nella società. E così ha fatto con le detenute del carcere femminile della Giudecca. Ha investito trecentomila euro per potenziare la lavanderia interna che ora ha pilotaggio elettronico, tavoli da stiro, grandi essiccatoi, macchinari per il lavaggio a secco.

Qui lavorano, da giugno con dei contratti part-time e con regolari stipendi, alcune detenute, alle quali è stato anche impartito un corso di addestramento per l’uso dei macchinari. In base all’accordo stipulato fra la cooperativa e l’hotel, alle detenute è affidato il lavaggio e la stiratura delle divise del personale e gli indumenti dei clienti.

Recupero architettonico e umano

Colazione sulla
Colazione sulla “terrazza degli aromi”

Il carcere femminile della Giudecca, già dalla sua fondazione a metà Ottocento, si è distinto per avere dato lavoro alle detenute. Da generazioni sono noti i loro ricami per gli abiti e i corredi da sposa. Da anni hanno creato un orto e un frutteto che coltivano a turno e a scadenze fisse allestiscono un piccolo mercato dove vendono al pubblico i prodotti della terra, che è diventato uno degli indirizzi preferiti per chi vuole trovare il meglio in fatto di frutta e verdura. All’interno del carcere è stato rimesso in funzione un piccolo laboratorio dove le carcerate preparano dei prodotti di cosmesi e infine è stato ripristinata la sartoria. In questa, di recente, è stato realizzato il costume di Rosina per l’opera “Il Barbiere di Siviglia, presentato con successo al Teatro La Fenice.

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L’iniziativa dell’Hilton rientra in una politica che da sempre contraddistingue il colosso alberghiero americano, basata sul riconoscimento e il rispetto dell’individuo, per creare un ambiente di lavoro in cui ognuno si senta più motivato e possa dare il meglio di sé. Con un reciproco interesse quindi: dell’albergo che può garantirsi un buon lavoro e delle detenute che, impegnandosi a soddisfare le esigenze di clienti sicuramente esigenti, acquistano maggiore fiducia in loro stesse e si preparano ad affrontare con maggiore sicurezza e con una sicura professione, il ritorno alla vita libera.

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