Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

La montagna volante

La montagna volante di Christoph Ransmayr, Feltrinelli Editore, pagine 320, Euro 19,50. ” width=”175″ height=”270″>La montagna volante di Christoph Ransmayr, Feltrinelli Editore, pagine 320, Euro 19,50. “Sono morto a 6840 sopra livello del mare il quattro maggio nell’anno del cavallo. Il luogo della mia morte si trovava ai piedi di una guglia rocciosa corazzata di ghiaccio, nel cui lato riparato dal vento avevo superato la notte.” Due fratelli, Liam e l’io narrante, lasciano la natia Irlanda alla volta del Tibet orientale, allo scopo di “colmare una lacuna sulla carta geografica”: rintracciare una vetta altissima, sopra i 9mila metri, di cui … Leggi tutto

<span style=La montagna volante
di Christoph Ransmayr, Feltrinelli Editore, pagine 320, Euro 19,50.
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La montagna volante
di Christoph Ransmayr, Feltrinelli Editore, pagine 320, Euro 19,50.

“Sono morto a 6840 sopra livello del mare

il quattro maggio nell’anno del cavallo.

Il luogo della mia morte

si trovava ai piedi di una guglia rocciosa corazzata di ghiaccio,

nel cui lato riparato dal vento avevo superato la notte.”

Due fratelli, Liam e l’io narrante, lasciano la natia Irlanda alla volta del Tibet orientale, allo scopo di “colmare una lacuna sulla carta geografica”: rintracciare una vetta altissima, sopra i 9mila metri, di cui aveva dato frammentarie notizie un pilota durante l’ultima guerra, e della cui esistenza parlano solo le leggende dei popoli nomadi. Liam è un ex tecnico informatico che vive su un’isola “quasi disabitata e irraggiungibile”, in mezzo alle tempeste, alle mandrie di mucche e ai suoi computer, grazie ai quali, nelle notti solitarie, quando non contempla le stelle con il telescopio, naviga ossessivamente alla ricerca di notizie sul Phur-ri, la “montagna volante”, più alta dell’Everest ma assente da qualsiasi mappa. Si mette in viaggio con il fratello e varcano i confini con il Tibet e con la regione, preclusa agli occidentali, dove presumono che si trovi la montagna. Arrivano a Lhasa e si uniscono a un clan di nomadi che pascolano una mandria di yak. Mentre Liam – “malato di nostalgia”, febbrile e irrequieto – confligge con i ritmi di vita dei nomadi, il fratello, invece, è subito catturato dall’amore per Nyema, un amore totale, che vince e supera le barriere di lingua e civiltà. Dopo un tentativo solitario di Liam, dettato da un’imprudente impazienza, i due partono decisi a scalare il Phur-ri. Il libro si presenta nella forma di un poema-romanzo articolato in strofe. Cresce e si intensifica sui grandi temi del romanticismo: il tema del ritorno, della nostalgia, del desiderio bruciante per un oggetto d’amore sconosciuto, il tema dell’amore/morte, del limite da valicare che sono qui originalmente associati alla più immediata modernità: al web, all’informatica, alle neuroscienze.

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