In questo piccolo saggio, l’autrice unisce letteratura, poesia e filosofia gastronomica. La voce segreta dell’orto è un testo delicato e magico. Un viaggio nell’immaginario dei vegetali, degli ortaggi in cui convivono in armonia poesia, letteratura, filosofia e gastronomia.
Una lettura originale e piacevolissima.
“La cipolla è un diamante rotondo compatto unico. Ne è fiera o lo proclama! Circondata di rosso da quella che sembra una linea si sangue, la sua sezione affascina come una scatola cranica dischiusa da un ingenuo selvaggio. La cipolla è un’esperta spogliarellista. È bello toglierle le tuniche, talvolta addirittura con un cieto sadismo, con un po’ di violenza. Il suo ruolo in cucina è di essere un’eterna seconda, non sarà altro che essere un’eterna spalla. È un tubero luminoso, una delle poche cose a mettere in connessione i quattro elementi: Aria, acqua, terra e fuoco”.
La voce segreta dell’orto è un libro indefinibile, elegante e appassionato: un viaggio nell’immaginario dei vegetali, alla scoperta della loro anima.
Affabulazione? Delirio poetico? Miracolo della lingua. Le Verdure? Vegetali, inerti e immobili, così familiari, discrete. Sono talmente integrate nella quotidianità che passano inosservate, quasi invisibili. Considerate come semplici protagoniste di “nature morte” è un’illusione, perché una forza vitale che si manifesta e propone: bisogna solamente saperla cogliere.