A casa dell’artista
Garitte ha curato ogni dettaglio per dare all’edificio, quasi nascosto tra gli altri in una via residenziale di Bruxelles Nord, l’immagine fedele di quello che doveva essere allora: sulla strada ha ricollocato persino la lanterna, icona ricorrente nelle tele dell’artista.
Al piano terra, gli arredi originali dell’abitazione rievocano l’atmosfera di quegli anni. Con un briciolo di osservazione e l’aiuto della guida si ritroveranno molti oggetti che Magritte ha dipinto, come la finestra a ghigliottina, le scale, il camino.
Sono stati ricostruiti salotto e camera da letto, bagno e cucina, sala da pranzo. Tanta vita dell’artista si svolgeva in questi spazi raccolti e accoglienti, al punto che allo stesso studio Dongo, allestito nel giardino retrostante, l’artista preferiva quasi sempre la sala da pranzo: identico spazio per mangiare, dipingere, incontrare gli amici.
I piani superiori espongono fotografie, manoscritti, strumenti di lavoro. Fra le opere, un lavoro di Magritte giovanissimo, dell’età di dodici anni, la grafica realizzata per la compagnia di bandiera Sabena, manifesti e locandine cinematografiche. In bacheca la celebre pipa, la bombetta e l’ombrello.
Bruxelles autentica
Il fascino costante esercitato dall’opera di Magritte dà la conferma di quanto il cosiddetto “turismo culturale” possa e voglia lasciarsi sorprendere, al di là degli stereotipi. Con tale guadagnata libertà di sguardo, Bruxelles avrà ancora altro da raccontare. Dinamica, cosmopolita e affascinante, la capitale dell’Europa conosce il segreto dell’arte di vivere bene, grazie anche al fatto che è una delle città più verdi d’Europa. Ogni abitante ha infatti a disposizione per sé quasi 30 metri quadri di verde. Il che non è poco, anzi, invoglia a lunghe e piacevoli camminate nei suoi numerosissimi giardini, a scoprire la città in bicicletta che qui non è solo un mezzo di trasporto ma soprattutto una filosofia di vita. Le proposte culturali, gastronomiche, di shopping, di svago o di relax sono davvero molte e tutte a portata di mano.
Gli appassionati di arte e di cultura trovano a Bruxelles un’architettura che va dal Medioevo al XVIII secolo raccontata dagli splendidi palazzi della Grand’Place, le sinuosità dell’Art Nouveau in interi quartieri, interpretata da due maestri come Victor Horta e Henri Van de Velde, e il meglio del design negli edifici contemporanei.
Ultima passeggiata per le periferie
Jette non è il solo sobborgo di Bruxelles a meritare una visita: chi voglia allontanarsi dal centro trova mete interessanti in diversi punti periferici, tutti raggiungibili con la metropolitana e i mezzi pubblici. Nell’area settentrionale, Koekelberg stupisce per le grandi dimensioni della Basilique du Sacré-Coeur, costruita su emulazione della omonima di Montmartre a Parigi. Ad Anderlecht, nella zona ovest, gli amanti del gotico si soffermano sull’Eglise des Saints Pierre et Guidon mentre, a pochi minuti a piedi dalla piazza della chiesa, si trova la Maison d’Erasme, che ospitò, tra gli altri, Erasmo da Rotterdam. È un autentico tuffo nel Cinquecento che custodisce molti ritratti del pensatore, libri antichi e un’Adorazione dei Magi di Hieronymus Bosch.
Chi ama la birra non si perderà il Musée Bruxellois de la Gueuze, della fabbrica Cantillon. A Nord di Jette, il tour fa tappa d’obbligo a Heysel, per l’Atomium, il modello di una molecola ingrandita miliardi di volte che, nell’ultima sfera, ospita un ristorante ed uno straordinario panorama sulla città. (27/4/09)