Il sentire russare è talmente fastidioso che si rompono matrimoni consolidati, figuratevi cosa significhi essere costretti a sopportare il “concerto” di un perfetto sconosciuto a bordo di un aereo…
British Airways, la compagnia di bandiera britannica, lo scorso dicembre ha commissionato a YouGov uno studio tra i propri passeggeri provenienti da nove nazioni europee (Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Svezia e Svizzera) per stabilire quale fosse il comportamento più irritante e fastidioso da sopportare a bordo di un aereo. Il campione è stato di 2.983 passeggeri.
Se ci pensate, a bordo di un aeromobile ci sono ben pochi spazi di riservatezza. Sui voli transcontinentali alcune compagnie hanno creato apposite classi per pochissimi e facoltosi passeggeri che creano una specie di spazio personale. Negli altri casi, specialmente nei voli a breve-medio raggio, dove la Business class (se presente) è separata dall’Economy solo da una tendina c’è poco da fare, si è tutti lì ammassati e alla mercè dell’educazione altrui.
Stress in volo. La classifica delle lamentele
Per quanto riguarda gli italiani, il 57% degli intervistati va in bestia per le ginocchiate nella schiena. A calcio è un fallo da cartellino rosso ed espulsione ma, purtroppo, non si può mandare fuori uno da un aereo in volo. A parziale giustificazione del colpevole bisogna anche dire che alcune compagnie aeree, pur di aumentare il numero dei passeggeri trasportati diminuiscono lo spazio tra una fila e l’altra costringendo i malcapitati a viaggiare con le ginocchia in bocca.
Più o meno la stessa è la causa della seconda lamentazione: per il 50% è il vicino invadente che si stravacca allungando le gambe ad occupare anche il tuo piccolo spazio. I bimbi sono bimbi, ma i genitori che permettono loro di fare tutto quello che vogliono per il 48% dei “volanti” (intesi come persone che volano) sono oggetto di più o meno velate contumelie. Segue al 46% il già menzionato russare. In poche parole, se avete le adenoidi prendete la vostra macchina o statevene a casa…
Per il 41% non c’è niente di peggio di avere vicino uno che si lamenta tutto il viaggio, perché il posto è stretto, perché si balla, perché l’hostess gli ha dato le noccioline e lui voleva i biscotti. Insomma, la classica pentola di fagioli. All’ultimo posto del fastidio (38%) sono quelli che non stanno mai zitti e per giunta, lo fanno ad alta voce.
(25/5/09)