Alcantara – (Caceres, Estremadura)
(Da non confondere con Valencia de Alcantara, sessanta chilometri a sudovest, altrettanto interessante con quattro pregevoli chiese, un castello, l’Ayuntamiento e molti dolmen nei dintorni). Alcantara, sotto il lago artificiale creato dal Tago e dall’Alagòn, vale una visita per il bellissimo (e perfettamente preservato Ponte Romano: 104 d.C., sei archi, lungo 194 metri, alto 71) la chiesa di Santa Maria de Almocovar e soprattutto la Conventual de San Benito (XVI secolo, bel chiostro).
Almonte – (Huelva, Andalusia)
Famosa in Andalusia perché nella sua “aldea” (territorio) a Pentecoste (e a Ferragosto quello “chico”, minore) si svolge la Romerìa – pellegrinaggio del Rocìo. Ma la località merita una visita tutto l’anno perchè, accanto alla basilica della Virgen del Rocìo (sulle rive della Marisma – maremma con cavalli pascolanti) si è sviluppata una sorta di città fantasma (pochi abitanti, bianchi edifici a uno o massimo due piani, strade di terra, uno scenario da film western). Bello.
Alquezar – (Huesca, Aragona)
Nell’interno dell’Aragona, tra i primi rilievi che anticipano i Pirenei, si sviluppò durante la dominazione araba (IX e X secolo) con la costruzione di una fortezza che un secolo dopo i sopravvenuti cristiani trasformarono in castello, aggiungendovi un convento (anch’esso quasi fortezza) con un bel chiostro con pitture murali e notevoli capitelli. Più sotto il pueblo rimasto medioevale con stradine e piazza centrale, antico mercato arabo. Gran gastronomia.
Aracena – (Huelva, Andalusia)
A 720 d’altezza, nella omonima Sierra (montagne, più a sud miniere a cielo aperto risalenti ai romani) sulla strada da Siviglia al sud dell’Estremadura e al sudest del Portogallo, centro commerciale (museo) del famoso Jamòn, prosciutto Pata Negra (poco distante la “capitale” Jabugo, dominata da un castello con chiesa simile a fortezza, bella Gruta de las Maravillas. Gran gastronomia (funghi). Interessante anche, a quindici chilometri, Alàjar (Peña de Arias Montano).
Arcos de la Frontera – (Cadice, Andalusia)
Uno dei più grandi e interessanti Pueblos Blancos de Andalucìa (soprattutto della provincia di Cadice) dominante, su uno strapiombo di curiosa origine geologica, la verde pianura creata dal corso del sottostante fiume Guadalete. Conjunto Historico Artistico, dominato dal Castillo de los Duques de Arcos, le sue strade in salita portano alla Plaza del Cabildo (gran panorama) con la Casa del Corregidor (Parador) e la Parroquial de Santa Maria (bella anche San Pedro).
Astorga – (Leòn, Castilla y Leòn)
Tanti i motivi per visitare, sul Camino de Santiago (Leòn, cinquanta chilometri a est) questa capitale della Maragaterìa (terra di una ricchissima corporazione un tempo specializzata in trasporti e poste) importante città romana (Asturica, molti resti, museo ed “Ergastula”) sulla storica Ruta de la Plata. E’ la più antica ed estesa diocesi spagnola (curioso il Palacio Espicopal, disegnato da Antonio Gaudì). Notevoli l’Ayuntamiento (in Plaza España) e la Catedral de Santa Maria.