A Marrakech sta per avere inizio il “Festival National des Art Populaires“, una rassegna storica (è alla sua 44ª edizione) in programma dal 17 al 25 luglio. L’alternarsi di esibizioni di danza, musica e teatro che pescano dalla tradizione artistica popolare marocchina è la formula della manifestazione che lo scorso anno è riuscita a richiamare nella città circa 250mila spettatori.
Il Festival si compone di tre sezioni: la prima è dedicata a “Patrimonio & Tradizioni”, con le performance di 470 interpreti dell’arte locale; ci sarà poi una panoramica sull’arte Chaabi (musica popolare marocchina) e sulle arti delle nuove generazioni, sezione che coinvolgerà sei artisti di Pop Art e una cinquantina di artisti Chaabi. Duecento artisti “in erba” animeranno invece la terza sezione della rassegna.
Teatro tra sogno e realtà
Quest’anno l’organizzazione ha scelto di prolungare la durata del Festival, allungando di tre giorni il programma delle manifestazioni. Otto saranno i palcoscenici aperti al pubblico e allestiti nelle varie zone della città. Il giorno dell’apertura, il 17 luglio, come vuole la tradizione, è prevista “La parade” per le vie di Marrakech con la partecipazione di 700 artisti.
Tutte le sere a partire dalle 22 si potrà assistere a rappresentazioni tradizionali imperiate sul tema “sogno e realtà”, interpretato da 18 compagnie diverse.
Incontro tra culture diverse
Altre sei location sparse per la città, ospiteranno invece forme d’arte tradizionale, alternata all’arte contemporanea e moderna nel corso di quattro giorni, dal 20 al 24 luglio, nelle piazze Massira, M’hamid, Sidi Youssef Ben Ali, Bab Doukkala, Stade Kechiche & Place 16 Novembre”. Piazza Bab Ighli, inoltre, dal 19 al 22 luglio, accoglierà esibizioni musicali, alle quali parteciperanno artisti dell’arte Chaabi, gruppi emergenti e importanti nomi dell’arte amazigh.
Ideato nel 1856, il Festival dal 1960 ha attirato le attenzioni della famiglia Reale per il pregio di riuscire a testimoniare il ricco patrimonio culturale del Marocco risultato dell’incontro di culture differenti: quella arabo-amazigho-africana, arricchita dall’eredità mediterranea e dall’apporto andaluso. Un valore riconosciuto anche dall’Unesco che nel 2005 ha dichiarato la rassegna Capolavoro del Patrimonio Culturale dell’Umanità.
(10/7/09)
Per saperne di più:
Ente Nazionale per il Turismo del Marocco
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