
Murales, fiori, archi e sottoportici. Colori pastello e cantine scavate nella roccia. I borghi della provincia di Potenza sono tra i più pittoreschi del Sud Italia. In collina o di fronte alle cime più alte delle Dolomiti Lucane o affacciati su brevi torrenti, costituiscono una bella corona intorno alla città.
Potenza, il capoluogo di regione più alto d’Italia, a 900 metri di altezza, offre, così, belle opportunità di escursioni facili e piacevoli.
Nell’arco di una giornata si possono visitare anche tre o quattro borghi tra i più originali e pittoreschi, candidati a entrare nella categoria dei Borghi più Belli d’Italia. L’escursione di una giornata ovviamente può diventare molto più lunga se si fanno esperienze particolari.
A ognuno la sua scelta! Ci sono esperienze per tutti, dai sentieri avventura ai percorsi adrenalinici, dai musei diffusi agli showcooking, alle passeggiate tra muri dipinti in cerca di leggende misteriose.
Potenza, la “Città verticale”

Il nostro itinerario per borghi può fare perno sul capoluogo, Potenza, perfetta per proposte di ospitalità diffusa, passeggiate e visite culturali. Un millenario centro storico, fatto di vecchi e nuovi edifici che si inerpicano, sovrapponendosi alle piazzette, ai vicoli dell’antico nucleo medievale e alle scale d’un tempo, oggi affiancate da quelle meccanizzate, che sono considerate le più lunghe d’Europa. Per questa sua conformazione, Potenza è anche detta “Città verticale”, che snoda la vita e il passeggio tra via Pretoria, testimonianza della fondazione romana, e la zona più moderna, in basso, intorno all’area pianeggiante segnata dal corso del fiume Basento.
Storiche chiese e preziose piazze, musei e gallerie d’arte, palazzi signorili e antiche porte medievali sono lo sfondo perfetto per due importanti manifestazioni. Nel mese di maggio, infatti, Potenza è avvolta da un’atmosfera magica, che ruota attorno ai preparativi per le celebrazioni del Santo Patrono, San Gerardo Vescovo da Piacenza, e della storica Parata dei Turchi, un evento che si svolge tra leggenda e realtà.
Miti e leggende

La contrapposizione tra Mori-Cristiani è densa di miti e leggende che si uniscono, a volte fino a confondersi del tutto, ai fatti storici. La Parata dei Turchi potentina ne è un esempio, spesso misterioso, perché storici e studiosi non sono riusciti ancora a dare un’origine certa alla sfilata.
La storia, narrata a gran voce da intere generazioni del capoluogo, è quella che vede il santo patrono della città, San Gerardo, respingere con un accecante bagliore l’invasione dei Turchi, i quali silenziosamente risalivano il Basento.
Ecco dunque la rappresentazione itinerante del 29 maggio che invade la città: uno spettacolare corteo, centinaia di figuranti in costume che interpretano i ruoli dei vari protagonisti, quadri storici che risalgono al 1100, 1500 e 1800. Tre cornici temporali ben animate con abiti prodotti artigianalmente, calzari, armerie e trucco curati nei minimi dettagli, cavalli, cocchi, carri agricoli e perfino una nave e alla fine il Tempietto di San Gerardo.
Ed è il Santo Patrono, il giorno dopo, il protagonista della Processione religiosa, anche questa sentitissima, seguita da fedeli e istituzioni per tutte le vie della città fino al Duomo.
Satriano la “Valle più dipinta d’Italia”

Il nostro itinerario nella provincia di Potenza può cominciare da Satriano, comune definito verso gli anni ’90 la “capitale italiana dei murales“. Le origini risalgono al medioevo come Pietrafixa sorto tra le rocce che sovrastano le rive del fiume Melandro, punto di collegamento tra la costa ionica e quella tirrenica.
L’idea dei Murales nasce nella prima metà degli anni ’80 da un’iniziativa dell’amministrazione che voleva rilanciare l’attrattiva del borgo in seguito al disastroso terremoto del 1980. Le due associazioni che più hanno contribuito alla realizzazione dei Murales satrianesi sono ARPEC, Associazione Arte per comunicare, coordinata dalla critica d’arte Marisa Russo, e in seguito Arte Per La Valle, fondata da Luciano La Torre, che continua l’esperienza del passato.
Murales dalle tecniche innovative

Le tecniche di realizzazione dei murales di Satriano di Lucania sono tra le più innovative e garantiscono una resistenza nel tempo della qualità delle opere. I temi toccati sono vari: dagli antichi mestieri alle credenze magiche, dalle tradizioni alle leggende del “moccio” e della Regina Giovanna, ai momenti di vita della gloria locale, il pittore Giovanni De Gregorio.
Oggi si contano nel borgo più di 160 opere pittoriche realizzate da artisti provenienti da tutta la penisola, che hanno contribuito a rendere Satriano uno dei borghi più artistici d’Italia.
E a Satriano si deve tornare in inverno, esattamente per Carnevale, quando si svolge la processione della “Foresta che cammina”, fatta di uomini–albero che sfilano con l’orso e l’eremita, maschere tradizionali legate alla natura.
Il Carnevale di Satriano, che richiama migliaia di persone, è inserito nell’elenco dei “Carnevali storici” d’Italia, per decisione del Ministero dei Beni culturali.
Sant’Angelo le Fratte dai murales alle cantine

Proseguiamo il nostro itinerario su Sant’Angelo le Fratte, tornato al suo antico splendore, dopo il terribile terremoto del 1980. Anche qui la passeggiata si svolge piacevolmente tra nobili palazzi e chiese solenni, ma soprattutto tra le pareti dipinte a colori pastello con le storie del borgo, le vicende legate al geniale Vescovo e matematico spagnolo Juan Caramuel y Lobkowitz, fiabe e leggende. E qua e là tra i vicoli appaiono all’improvviso sculture marmoree e bronzee che rappresentano la storia, gli usi e i costumi del piccolo borgo lucano.
Oltre ai murales, a Sant’Angelo le Fratte colpiscono le Cantine, antiche costruzioni ricavate direttamente tra gli ammassi rocciosi, che tra loro formano uno straordinario e suggestivo percorso, protagoniste di Cantine aperte ad agosto.
Sasso di Castalda: il Ponte alla Luna

Quindi ci attende Sasso di Castalda, collocato quasi a 1000 metri, con le sue spettacolari attrazioni. Chi ama l’adrenalina non può perdersi il Ponte alla Luna, il ponte tibetano a passerella d’assi più lungo d’Europa, che sovrasta l’Arenazzo, per una vera e propria passeggiata tra le nuvole. Dall’alto si può ammirare in basso un grande canyon, dove scorre appunto il Torrente Arenazzo, mentre all’arrivo ci si troverà su una sky-walk in vetro con una vista spettacolare sulle montagne circostanti.
Per esattezza il “Ponte alla Luna” è un complesso di due ponti tibetani di 95 e 300 metri in campata unica, inaugurato nel 2017, e subito diventato famosissimo. Il ponte più grande è alto circa 120 metri. L’accesso è consentito tramite biglietto.
Vie ferrate, percorsi per trekking e nordic walking, sport invernali, sentieri (il Frassati, quello della legalità, quello tra il Bosco dei Faggi della Costara fino all’antico Faggio di San Michele) completano l’offerta di attività all’aria aperta a Sasso di Castalda.
Il borgo di Brienza
A breve distanza Brienza, un affascinante borgo medioevale forse di origine longobarda, dominato dal castello Caracciolo, offre tra gli stretti vicoli palazzi nobiliari con androni finemente lavorati e portali imponenti. Una fitta rete di stradine porta fino al castello.
Oltre al patrimonio artistico, il paese, che ricade nel Parco Nazionale dell’Appenino Lucano Val D’Agri Lagonegrese, è circondato da una immensa ricchezza ambientale e paesaggistica, anche perché la sua posizione strategica lo rende punto di incontro tra la Val d’Agri e la valle del Melandro.
Emilio Pompeo, lo “chef narrante”

A Sant’Angelo le Fratte ci attende Emilio Pompeo, lo “chef narrante”, un personaggio memorabile con cui condividere la tavola. Dopo una vita errabonda e creativa, tra Campania, Roma, Londra e Brasile, dopo aver calcato palcoscenici da attore e da musicista, Emilio ha scoperto il piacere e la ricchezza del cibo. Che per lui è un mondo di sensazioni, ricordi, nostalgie, echi lontani.
Tutto questo lo trasferisce nelle proposte che prepara a Palazzo Giachetti, sede elegante del suo ultimo ristorante. Da due anni circa Emilio ha scelto questo nobile palazzo fine ‘800 nel centro di Sant’Angelo le Fratte per ricevere i suoi ospiti.
Arredi d’epoca, tovaglie di raso, un camino acceso con la pignatta dei fagioli, un’accoglienza da vecchio amico, che offre una fetta di salame per dare il benvenuto. Menu del giorno basato su ingredienti della spesa mattutina, ricette creative che rivisitano la tradizione, leggerezza e cremosità nel piatto, accostamenti insoliti di grande effetto.
E soprattutto il piacere di raccontare: sé stesso, la sua storia, le tradizioni locali, le leggende lucane e dell’intero meridione italiano, tra scorribande di pirati, avventure sul mare, sirene e delfini. Così l’ospite, mentre degusta i nuovi sapori, rimane incantato a bocca aperta a seguire le fantasie poetiche e visionarie dello “chef narrante”. E porta con sé un ricordo indimenticabile. (chefnarranteapalazzogiachetti@gmail.com).
La gastronomia

Un tripudio di sapori e colori illustra la tradizione enogastronomica lucana: salumi e formaggi accompagnati da verdure grigliate fanno da apripista a una variegata offerta di piatti tipici. Dagli invitanti peperoni cruschi, che arricchiscono i primi piatti di pasta fatta in casa accompagnata da mollica soffritta, ai saporiti sughi di carne che insaporiscono i ravioli farciti con ricotta fresca, alla carne alla brace.
Tra i primi piatti tipici troviamo i cavatelli fatti a mano, le orecchiette, i fusilli accompagnati da un sugo di salsicce locali e una grattata di ricotta salata, le tagliatelle “la’aned” con fagioli o ceci, e la minestra di cavoli con l’osso di prosciutto.
“P’zent” con verza è un tipico insaccato locale, simile alla salsiccia, così chiamato perché fatto con carni innervate e cotica: viene fatto cuocere insieme alla verza accanto alle braci del camino, in un tipico recipiente di terracotta, la “pignata”.
Dove mangiare a Potenza
Antiche Torri nel centro storico, locale pittoresco, ottimo menu tipico antichetorripz@gamil.com;
“Goblin’s”, informale e accogliente, piatti con ingredienti freschi e originali – tel. 0971 1 21001.
Dove dormire
B&B Leucos, a Potenza, in ottima posizione centrale collegato con le scale mobili (www.myleucos.com)
Atmosfera Bubble Glamping a Satriano. Dormire in una bolla è un nuovo modo di vivere la Basilicata (www.atmosferabubbleglamping.it). Fa parte del progetto Basilicata Glamping, un progetto che promuove il turismo sostenibile e l’ecoturismo: un’esperienza unica che coniuga il lusso e il comfort con la bellezza incontaminata della natura lucana, immersi nella natura e nel suo fascino autentico www.basilicataglamping.it/
A Brienza La Voce del Fiume, una originale dimora storica di charme, affacciata sul fiume e su un paesaggio affascinante. www.lavocedelfiume.it
Tutte le info su: www.aptbasilicata.it – www.basilicataturistica.com/
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