Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Mart, da Rovereto a New York

Ancora sino ad ottobre è aperta la rassegna di fotografie sulla Grande Mela custodite dalla collezione del MoMA. Da vedere anche la sezione d’arte contemporanea e il piano dedicato all’ Officina San Lorenzo

Alfred Stieglitz, Città dell'ambizione © 2009 The Museum of Modern Art/Artists Rights Society, New York
Alfred Stieglitz, Città dell’ambizione © 2009 The Museum of Modern Art/Artists Rights Society, New York

Il museo d’arte contemporanea di Rovereto presenta ancora sino all’11 ottobre “Immaginare New York“, un viaggio in 140 scatti nella metropoli statunitense. Il volo ideale verso la Grande Mela atterra tra i vicoli della città trentina grazie a un prestito della collezione permanente del MoMa, The Museum of Modern Art. Cornice azzeccata, quella degli ampi e moderni spazi di corso Bettini restaurati su progetto di Mario Botta, per una mostra che copre quasi per intero il ventesimo secolo. Il MoMA, inaugurato nel 1929, iniziò da allora a tenere in considerazione il linguaggio fotografico per creare, nel 1940, un dipartimento dedicato, poi cresciuto nel corso degli anni. La collezione vanta diverse opere di nomi importanti tra i quali Henri Cartier Bresson e Berenice Abbott. La mostra, curata da Sarah Hermanson Meister, ha tra le foto storiche “City of ambition” di Alfred Stieglitz, del 1910, che con torri all’orizzonte e comignoli fumanti è tra le prime icone newyorkesi.

Storia di una metropoli

Cindy Sherman, Senza titolo, 1978. Horace W. Goldsmith Fund tramite Robert B. Menschel
Cindy Sherman, Senza titolo, 1978. Horace W. Goldsmith Fund tramite Robert B. Menschel

Il percorso a ritroso che racconta la vita nella Grande Mela conserva, nelle immagini in bianco e nero di inizio secolo, quel misto di fascino e mito che proprio allora veniva a crearsi attorno alla città. I primi fotografi sono soprattutto attratti dallo sviluppo urbanistico di New York, come per “Saldatori sull’Empire State Building”, appesi nel vuoto, di Lewis W.Hine. La lunga carrellata di opere, alcune di medie e piccole dimensioni, restituisce però una visuale allargata della città, grazie anche alle scene di strada e di vita quotidiana. Che siano foto che raffigurano il brulicare dinamico della metropoli o scatti che colgono sguardi e espressioni di singoli passanti, le immagini provano a catturare lo “spirito” della Grande Mela attraversando il boom degli anni Cinquanta, l’attenzione agli eventi di cronaca degli anni Sessanta e Settanta. Le ultime opere sono a firma di autori contemporanei, tra cui Cindy Sherman e Thomas Struth.

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Le altre rassegne

Giorgio Morandi, Natura Morta, 1950
Giorgio Morandi, Natura Morta, 1950

Completano la visita estiva al Mart le altre due mostre ospitate rispettivamente sino al 4 ottobre, “Italia Contemporanea. Officina San Lorenzo” e, fino al 13, sulla collezione permanente. Il focus torna sull’arte italiana, con una selezione di ottanta opere di Bruno Ceccobelli, Gianni Dessì, Giuseppe Gallo, Nunzio, Pizzi Cannella e Marco Tirelli del gruppo romano, attivo nel quartiere San Lorenzo, alla fine degli anni Settanta. Si tratta di sculture, pitture e ambienti realizzati sino ai primi anni Novanta. Una finestra sul contemporaneo che si affianca al discorso storico proseguito dal Mart con un’antologica rinnovata della raccolta permanente. “Tra avanguardia e tradizione. 1912 – 1945 e oltre”, guarda allo sviluppo delle avanguardie storiche con opere di autori italiani e stranieri. Rivivono, bellissimi, i quadri di Giorgio Morandi, alcuni esempi di opere di Renato Guttuso, Osvaldo Licini, Fausto Melotti, Carlo Carrà, Giorgio de Chirico, Alberto Savinio.

(31/8/09)

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