Tour della memoria
Alla cerimonia di stasera parteciperanno politici di rango: la cancelliera tedesca Merkel, i capi del Governo dei 27 Paesi della Comunità Gorbaciov, Walesa, Kohl, Hilary Clinton, ma è la gente la vera protagonista della festa. Quella stessa gente che si vede nelle fotografie e nei filmati d’epoca.
Sabato e domenica, approfittando delle giornate festive un fiume di gente ha percorso l’itinerario ma non solo. I luoghi simbolo di Berlino sono stati presi d’assalto. Potzdamer Platz, Alexanderplatz, Friedrichstraße con il famoso Checkpoint Charlie. Anche i numerosissimi turisti (gli italiani soprattutto) si sono fatti contagiare dall’atmosfera.
Gli innumerevoli volti cittadini
Il “Safari” dura circa due ore e si visitano i luoghi simbolo del Muro, quelli piu` lontani dal centro, come per esempio il favoloso East Side Park, vicino all’Ostbahnof, nel quartiere di Friedrichshain, un lungo tratto di muro tutto decorato con murales e si entra anche nei quartieri dove la differnza tra Est e Ovest e` ancora nettissima.
Da una parte i casermoni e le stradone dritte vicino a Karl Marx Allèe, dall’altra i bei palazzi d’epoca nella zona vicino a Kreuzberg con le strade lastricate e alberate. In mezzo una città in festa che celebra il giorno più felice della sua storia.
Dal nostro inviato a Berlino, Graziano Capponago del Monte (9/11/09)
“Safari” a bordo della mitica Trabant
Capisco bene questo atteggiamento di orgoglio cittadino. Per Berlino il Muro e la divisione della Germania sono una miniera d’oro, turisticamente parlando. Tutto ruota sul ricordo. E` una citta` in questo schizofrenica, proiettata decisamente al domani ma con un fortissimo legame con il passato, come se il ricordo delle disgrazie precedenti fosse uno stimolo e uno sprone per il futuro. In questo filone si innesta il “Trabi Safari” un giro della citta` percorso a bordo di una famosa Trabant. Ho provato a guidare quella vetturetta dalla carrozzeria in plastica, il cambio al volante e il motore a due cilindri e due tempi. E` una sensazione incredibile. Si e` costantemente avvolti da una nuvola di fumo biancastro con una puzza terribile di olio bruciato e benzina.
Di buono e` che si guida facilmente e che non si ferma praticamente mai. Era una macchina passabile negli anni `50 quando fu progettata e fa un certo effetto pensare che il modello che ho guidato era stato prodotto a ottobre ’89, pochi giorni prima della caduta del muro. Riuniti in un convoglio di rumorosissime Trabant si segue una guida che e`costantemente collegata via radio con le macchine che la seguono.