Con Ryanair era accaduto che all’atto del riscontro tra il nominativo sul biglietto e il documento di identità previsto dalle procedure di sicurezza alcuni passeggeri non fossero stati imbarcati perché privi di passaporto o carta d’identità. Il vettore irlandese, infatti riconosceva solamente quei due tipi di documento nonostante le disposizioni normative in vigore in Italia permettessero anche altri tipi di documenti d’identità. L’ENAC, (Ente Nazionale Aviazione Civile) era intervenuto con un’ordinanza per frenare questo abuso e la compagnia aveva fatto richiesta di sospensiva al TAR (Tribunale Amministrativo) del Lazio che l’ha respinta. (21/12/09)
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