Daone è oramai pronto per l’Ice Master World Cup, la coppa del mondo di arrampicata su ghiaccio del 16 e 17 gennaio. L’unica tappa italiana della competizione nella località trentina, in una struttura realizzata in zona Pracul, vedrà confrontarsi fra loro campioni esperti della disciplina e giovani talenti. Nomi come Maria Tolokonina e Pavel Gulyaev, dalla Russia, l’austriaco Markus Bendler, ma anche l’italiana Angelika Rainer, di Merano, si cimenteranno su quattro vie tracciate su una parete alta venti metri. Il freddo è stato il primo assistente al gruppo di volontari che hanno costruito, nell’arco di un mese, lo stadio di ghiaccio: strutture verticali di lunghi tronchi di legno e ferro, sul quale è stata lanciata una miscela di neve e acqua, con una speciale macchina, nata in origine per sparare fieno. Le basse temperature e il lavoro degli “scultori” del ghiaccio hanno creato la parete sulla quale saliranno, con l’aiuto di corda, picozza e ramponi, gli atleti.
Festa per tutti e ice test
L’arrampicata su ghiaccio, forse una tra le più delicate e difficili pratiche d’alpinismo, si è diffusa nella valle di Daone dagli anni Ottanta, dapprima nelle cascate naturali del Leno e dal 2001 nell’edizione italiana della Coppa del Mondo. La gara prevede, in sezioni maschili e femminili, prove di difficoltà e velocità e un percorso in tecnica boulder. Il brivido di misurarsi con l’ice climbing sarà proposto, a Daone, non solo ai campioni provetti: la manifestazione prevede anche gli ice test days, pratiche per i ghiacciatori praticanti, esperti o apprendisti, che vogliano chiedere consulenza a una guida alpina. La festa prosegue per tutti nel junior ice park, un’area rivolta ai bambini, con giochi e attività propedeutiche agli ambienti di montagna. Annunciati anche un dibattito sulla sicurezza e una passeggiata non competitiva con le racchette da neve. (15/1/2010)
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