Si dice Cento e subito si pensa al pittore Guercino e al Carnevale. Arte e divertimento caratterizzano questa bella cittadina in provincia di Ferrara e si fondono insieme, secondo un’antica tradizione che il famoso artista del Seicento aveva immortalato in un affresco rappresentando “il Berlingaccio”, una maschera locale. Il Carnevale d’Europa è gemellato dal 1993 con il carnevale di Rio de Janeiro ed è diventato un fenomeno di costume sotto l’egida del patron Ivano Manservisi, “deus ex machina” eclettico e vulcanico.
Nelle cinque domeniche di festa (31 gennaio e 7-14-21-28 febbraio con ingresso a 15 euro) il centro storico di Cento, è pronto ad animarsi di colori, musica carioca e tanta gente. Le strade del centro storico attirano oltre 350 mila presenze e si trasformano per dare vita ad un evento di respiro internazionale che quest’anno festeggia le 21 candeline di successo, anche come veicolo di cultura, economia e promozione del territorio coinvolto.
Alla base di così tanto successo ci sono i maestosi carri in cartapesta costruiti dalle sei Associazioni carnevalesche della cittadina. Sono delle vere e proprie opere d’arte gigantesche che possono raggiungere una larghezza di 6 metri e una lunghezza ed altezza anche di 20 metri, dotate di complessi ed ingegnosi marchingegni meccanici e idraulici che competono fra loro per conquistare il Primo Premio della manifestazione.
Da Cento nessuno torna mai a mani vuote
Non ci sono solo sfilate e maschere nel piccolo centro ferrarese. Il carnevale si trasforma in uno spettacolo unico, anche grazie alla sua particolarità: il “gettito”, ovvero il lancio di doni dai carri in parata verso una trepidante marea di mani alzate (palloni, caramelle, cioccolatini, peluche e gadget vari in grande quantità). Da qui il famoso motto del Carnevale di Cento: “Nessuno torna a casa a mani vuote”.
L’altro ingrediente che rende il menu ancora più appetitoso sono i “testimonial” dello spettacolo che ogni anno non vogliono mancare a questo appuntamento. Personaggi famosi che si alternano sul palco, a cominciare da Andrea Mingardi, che nell’edizione 2010 sarà il mattatore perfetto per affiancare il patron Manservisi. E ancora gli habituè Jo Squillo e Red Ronnie. Sono attesi anche, Vittorio Sgarbi, con una sua “Lectio brevis”, gli ex-campioni del ciclismo Francesco e Aldo Moser e a rappresentare i Big del Food il Cavaliere Giovanni Rana.
Non solo sfilate
Da contorno ad un piatto già molto ricco, prendono vita le iniziative collaterali. C’è “Sapori senza maschera” a tema gastronomico con degustazioni gratuite; “Carnem levare. Luoghi e tempi del carnevale”, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e Turismo, una visita guidata al territorio e la rappresentazione de “Il carnevale nella storia”, nella Rocca.
(29/1/2010)
Per informazioni
Le foto utilizzate per illustrare l’articolo sono di Lucrezia Argentiero, che ha anche collaborato alla raccolta delle informazioni.