Giovedì 25 Aprile 2024 - Anno XXII

Fa tendenza il turismo del vino

Una ricerca di Censis Servizi: sono venti milioni gli italiani interessati a visite alle cantine e degustazioni. Si va da un settore di nicchia a una fascia allargata che ha ancora margini di sviluppo

Fa tendenza il turismo del vino

Il turismo enogastronomico sostiene bene la prova della crisi dei mercati del 2009, ma figura ancora come un settore tutto da sviluppare. Sono i primi elementi emersi dall’ottavo rapporto annuale realizzato da Censis Servizi per conto di Città del Vino, l’associazione che riunisce comuni, province, parchi e comunità montane a vocazione vitivinicola. Stando alla ricerca, sarebbero circa 20 milioni gli italiani che hanno svolto un viaggio o un’attività turistica legata all’enogastronomia. Fra questi figurano gli appassionati conoscitori di vini, che uniscono vacanze e shopping nella visita alle cantine.

Si fa strada però anche un mondo più variegato di turisti enogastronomici: i destinatari, quindi, di un’offerta di mercato verso la quale confluiscono molte attese. “Il turismo enogastronomico degli italiani non è più una scelta di una ristretta tribù di specialisti”, afferma nel rapporto Fabio Taiti, curatore, “ma un comportamento diffuso e molto consistente, né più né meno di quello che praticano i popoli del mare, della montagna, dello sci, delle città d’arte”.

Visite alle cantine e degustazioni

In vacanza tra i vigneti
In vacanza tra i vigneti

La ricerca rileva che sono più di tredici milioni gli italiani che hanno visitato una cantina di aziende vitivinicole. Sono più numerosi coloro che hanno visitato una vigna, con una percentuale femminile, del 25 per cento, superiore alla media. I viaggi che hanno per obiettivo l’acquisto del vino si compiono da una a tre volte l’anno: hanno come destinazione privilegiata la Toscana, ma vedono frequentati anche Piemonte, Veneto, Umbria e, fra le destinazioni in ascesa, Trentino Alto Adige e Sicilia.

Lo studio rivela che c’è anche una quota di “potenziali” turisti enogastronomici, che manifestano il desiderio di passare per vigneti e strade del vino, di visitare i musei del vino, di vedere le cantine e scegliere i ristoranti in base alla varietà delle bottiglie che si possono bere in quel territorio. Le possibilità per far crescere il settore ci sono; le risorse sembrano ancora da verificare. L’indagine rivela che il 47 per cento dei comuni aderenti all’associazione Città del Vino ha in fase di studio modifiche del piano regolatore o urbanistico per la valorizzazione del territorio vitivinicolo. (26/02/2010)

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Per informazioni

www.cittadelvino.it

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