Tra i turisti che vengono in Belgio chi spende di più e come sono i flussi?
L’italiano è quello che spende in assoluto più di tutti con le carte di credito. Superiamo gli americani e gli inglesi. I primi visitatori di questo piccolo paese sono proprio i Belgi. Poi abbiamo i francesi: una persona che abita sulla costa va nelle Ardenne, quindi nel sud del Belgio a farsi il week end. Quelli che abitano al Sud vanno al Nord al mare. A seguire, nell’ordine, il Regno Unito, la Germania, la Spagna e l’Olanda. L’Italia è all’ottavo posto su Bruxelles e al settimo su tutte le regioni.
Per i nostri concittadini il Belgio è un po’ complicato, surrealista. Come René Magritte, la sua massima espressione. Cosa avete in programma quest’anno per attrarli?
La città di Bruxelles ha il suo focus soprattutto sul surrealismo. Non solo il nuovo museo Magritte, aperto lo scorso anno. Puntiamo sulla storia e sulla poetica espressa dell’arte di questo pittore surrealista. Magritte ha vissuto a Bruxelles, dove si era trasferito nel 1957. Si può fare il giro del museo ma anche della sua casa, che è stato il primo museo Magritte, dove lui ha abitato per anni con la moglie Georgette, e dove in un angolo della sala da pranzo dipingeva. Pensiamo di creare percorsi per conoscere le abitudini di Magritte, i locali dove andava. I famosi estaminé (bar), molto belli, diversi l’uno dall’altro.
Cosa sanno gli italiani (in linea di massima) del Belgio? Quelli di una certa età e “nostalgia”, che è il Paese che ha dato i natali all’ex regina d’Italia Maria Josè, sposa di Umberto II e definita “regina di maggio” per il breve periodo di regno, prima che la monarchia venisse sostituita dalla Repubblica. Sanno poi che Adamo (di origine italiana) è stato un famoso cantante che ha dedicato belle canzoni all’attuale regina, la bellissima Paola Ruffo di Calabria, moglie di re Alberto II; ancora: chi si interessa di sport ricorda anche Scifo, ottimo calciatore di origine siciliana che è stato un perno della nazionale belga di calcio.
Quelli più giovani, invece, che vivono le notizie in tempo reale, sanno che il Belgio è metà di lingua francese (Vallonia) e metà di lingua fiamminga (Fiandra) in vivace e perenne contrapposizione. Ma soprattutto, ed è questo forse ciò che più conta, sanno altrettanto bene che Bruxelles (Brussel) è la capitale europea, presso la quale vengono gestiti i destini della Comunità. È sufficiente considerare questo particolare, per concludere che il Belgio unito è un tassello importantissimo e insostituibile delle fortune presenti e future dell’Europa.
Mondointasca, occupandosi di turismo, ha deciso di farsi raccontare il Belgio in chiave turistica da Giovanni Ciraolo, direttore dell’Ufficio Belga per il Turismo, a Milano dal dicembre 2007.
Avete già programmato dei nuovi itinerari?
Sì. Questo ci porterà a mischiare insieme la natura e la cultura, nella città di Bruxelles ma soprattutto in Vallonia. A questo scopo, per il mercato italiano, a marzo partirà un corso di aggiornamenti per tutte le guide italiane del Belgio. Proprio nei giorni scorsi, il 3 e 4 marzo, è iniziato quello per la città di Liegi e Tournai. Le guide verranno preparate sulle novità: il cantiere della cattedrale per Tournai e il progetto T 2015. Dall’altro polo Liegi con il Gran Curtius, un complesso multimuseale e, di grande interesse, la stazione realizzata da Santiago Calatrava. La stazione di Liegi è un’opera d’arte vivibile, che provoca l’effetto meraviglia, quello che gli inglesi dicono effetto wow. Veramente spettacolare.