Maxxi, museo nazionale delle arti del XXI secolo, inaugura a Roma il 29 maggio e apre definitivamente le esposizioni da domenica 30. Annunciato da anteprime ed eventi da mesi, finalmente la grande opera progettata da Zaha Hadid in via Guido Reni, nel quartiere Flaminio, chiude i preliminari e inizia la sua attività da museo, non senza un debutto in grande stile: una festa cittadina sabato 29, con concerti di musica contemporanea, una serata di gala a inviti e ingresso libero, dalle dieci a mezzanotte. L’opzione di visita destinata al grande pubblico, in realtà, è già stata accolta da un boom di preregistrazioni on line, tanto che in nove giorni sono stati esauriti tutti i coupon di ingresso. Non resta che attendere la domenica, per le quattro mostre inaugurali ispirate ai criteri guida del museo: arte contemporanea e architettura, italiana e internazionale.
Spazi da ventunesimo secolo
150 milioni di euro sono stati spesi per il museo, che oggi è un edificio su cinque livelli con una superficie totale di 29 mila metri quadri, di cui 10 mila per le esposizioni. Il progetto nasce da lontano, da quando, nel ’98, la Soprintendenza Speciale alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna, su incarico del ministro per i Beni Culturali, bandisce un concorso pubblico internazionale, vinto dall’irachena Zaha Hadid. Il Maxxi coltiva l’obiettivo di diventare il nuovo grande polo dell’arte contemporanea a Roma: per iniziare ha pensato, per l’inaugurazione di sabato, alle sperimentazioni musicali di Iannis Xenakis, Steve Reich, Giorgio Battistelli. Domenica ci sarà l’anteprima di Chance Encounter on the Tiber, uno spettacolo musicale nel quale, mentre l’orchestra da camera si esibisce, il pubblico è libero di muoversi in una platea “palcoscenico”, di cento sedie pieghevoli. Nelle mostre temporanee, il museo comincia dalle installazioni: molte “site specific”, cioè studiate per l’occasione, negli spazi esterni e interni, con il contributo di dieci studi di architettura internazionali. Imponente si prospetta l’opera di Studio Azzurro, che occuperà una parete di 40 metri.
Fine settimana al Macro
Il Maxxi custodirà due collezioni permanenti, di arte e architettura e gestirà il centro archivi e documentazione attivo dal 2001. Una selezione delle 350 opere conservate sarà visibile nella mostra temporanea, con opere di Alighiero Boetti, Anish Kapoor, Sol Lewitt, Francesco Vezzoli. Le altre esposizioni presentano Gino De Dominicis, il lavoro dell’architetto Luigi Moretti e Kutlug Ataman, artista di origine turca. Per l’anno prossimo sono già previste mostre dedicate a Pierluigi Nervi e Michelangelo Pistoletto. I grandi eventi dedicati all’arte continuano, questo fine settimana, al Macro, museo d’arte contemporanea, che inaugura i nuovi spazi di via Nizza. Per il Macro è ancora possibile prenotare una visita gratuita, il 29 o il 30 maggio, previa prenotazione via Internet. La registrazione permette l’accesso anche alla prima sede del museo in via Reggio Emilia, per le sei mostre allestite. (27/05/10)
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