Dall’8 al 25 luglio, spettacoli di teatro, danza, nouveau cirque e acrobatica, teatro di strada, equestre e di oggetti, video e installazioni, sono protagonisti di eventi ambientati nel contesto di otto dimore sabaude del Piemonte e della città di Torino, per la quarta edizione del Festival Internazionale Teatro a Corte, un Festival in cui architetture e giardini, artisti e spettatori sono coinvolti in luoghi storici di grande valore: il Castello di Agliè, l’antica Agenzia di Pollenzo, il maneggio reale di Druento recentemente trasformato nel Centro Internazionale del Cavallo, la Villa Cavour di Santena, il Castello di Moncalieri, il Castello di Rivoli, da alcuni luoghi storici della città di Torino (Piazzetta Reale, Cavallerizza Reale), la Reggia di Venaria Reale, ai quali si aggiunge una tappa nella Provincia di Cuneo al Castello di Casotto a Garessio. Nell’arco di tre fine settimana si susseguiranno 31 compagnie di 8 differenti nazionalità (Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Belgio – Paese ospite – Olanda, Danimarca e Regno Unito) che presenteranno 38 spettacoli con 27 prime nazionali, cinque progetti specifici, nati in relazione con i luoghi in cui è ambientato il Festival e due creazioni ideate per la manifestazione.
Un programma succulento
Il Festival ha una sezione dedicata al Nouveau cirque dove si mescolano arte e acrobazia con spettacoli di Philippe Genty, Christian Taguet e il suo Cirque Baroque, i portoghesi Teatro do Mar e Joao Paulo Dos Santos, Camille Boitel, il gruppo francese Les Colporteurs, l’ex-stuntman Gregory Feurté, Jouni Ihalainen, Bruno Dizien e il teatro equestre ispirato dalle tradizioni e ai miti del Kirghizistan.
La danza è presente a Teatro a Corte con una vetrina sul Belgio e un evento di grande suggestione che ha aperto la scorsa edizione di Montpellier Danse, Le Jardin des délices di Blanca Li in un contesto altrettanto splendido come i giardini del Castello di Agliè, oltre ad altri spettacoli di Maria Donata D’Urso, il britannico Billy Cowie o Marshall McLuhan.
L’Italia incontra la Francia con gli spettacoli teatrali che esprimono la forza di questo dialogo tra culture, lingue, artisti e registi. In prima nazionale Beppe Navello curerà la regia di Dette d’amour di Eugène Durif tratto da Il burbero benefico di Goldoni, con una compagnia franco-italiana. Flavio Polizzy è il protagonista di Settembr(i) di Philippe Malone. Al genio francese di Céline si ispirano Elio Germano e il musicista Teho Teardo per una inconsueta versione di Viaggio al termine della notte. Bruno Gambarotta con le Sorelle Suburbe presenteranno Storia d’Italia in 150 date, Flavia Mastrella e Antonio Rezza presenteranno Da Pitecus a Io, un viaggio all’interno della loro poetica.
Produzione propria
Al centro della linea artistica di Teatro a Corte, spiegano gli organizzatori, è il desiderio di realizzare progetti in situ ideati appositamente per i luoghi e gli spazi che li ospitano. In questa ottica sono nate l’installazione 119 di Stuart & Siegmann e Non so fare maglie di Ambra Senatore e Ilaria Turba, ma anche l’installazione Come una barca nel bosco, a cura dei torinesi di Officina dello Spettacolo, e il curioso lavoro dei danesi hello!earth che in Tomorrow everything will be different: edition Torino costruiscono un percorso che guida gli spettatori per la città attraverso degli SMS coinvolgendoli nella creazione di un’inclassificabile “opera d’arte partecipativa”, fra installazione ed environment.
Site specific è anche il lavoro del celebre Groupe F specializzato nella realizzazione di spettacoli di fuoco e pirotecnici cui è affidato il gran finale del Festival con un evento fra acqua e fuoco ambientato nella peschiera della Reggia di Venaria. (18/06/10)
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