Venerdì 11 Ottobre 2024 - Anno XXII

Il turista non è un pollo da spennare

Il Turismo è anche una questione di “pizzo”, di “vu cumprà”, di “zanzare”, di “tasse”, di “rigurgiti autarchici”. Ma è anche fare informazione corretta e aggiuntiva, proporre cose serie e alternative

Il turista non è un pollo da spennare

…Turismo è anche … la faccenda del “PIZZO”, laddove non si fa riferimento alla località (perché in Calabria ce n’è una che si chiama Pizzo Calabro, guarda caso) bensì alla “tassa”, 3% sui lavori, imposta dalla ‘Ndrangheta sulla (si fa per dire) autostrada Salerno – Reggio Calabria (ne hanno parlato tivù e giornali). Può infatti accadere che un turista (soprattutto se straniero), già al corrente che il suddetto tratturo sedicente autostrada è ‘na vera schifezza’, venuto pure a sapere che è preda della Mafia (basta il nome e molta gente si spaventa) si rompa le balle del tutto e se ne vada in posti (ce ne sono tanti, e vicini all’Italia) dove le autostrade sono, in gran parte, gratis e di Mafie non c’è traccia.

 

…Turismo è anche … NON MULTARE i turisti che comprano dai Vu Cumprà (è accaduto a Jesolo dove una villeggiante svizzera si è vista appioppare una multa di 1000 euro per aver comprato un borsellino taroccato dall’ambulante sulla spiaggia, dopodiché gli albergatori di Jesolo hanno pensato bene di pagare loro la multa per evitare che la faccenda recasse danno al turismo locale). Per evitare che la gente si ammazzi, prima si vieta, o si dovrebbe vietare, la fabbricazione e la vendita delle armi, poi, eventualmente, si fa la ramanzina (anche) a chi le compra. Stessa cosa per la droga (meglio cuccare quelli del Cartello di Medellìn mentre la producono o mettere dentro un tossico in astinenza mentre la compra?). Il fatto è (diciamoci le cose come sono) che se impedisci a un Vu Cumprà di vendere roba taroccata passi per uno sporco razzista mentre nulla rischi multando una turista svizzera che prende il sole.

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… Turismo è anche (nel suo piccolo) … evitare che un turista una sera decida di cenare all’aperto e si ritrovi divorato dalle ZANZARE. Accade a Milano (Corriere 8/6) con i ristoratori (di tutte le zone della città) inferociti perché il Comune aveva promesso chissà quali disinfestazioni e invece, tra le 20 e le 23, squadriglie di Culex Pipiens Molestus scendono in picchiata a sbafarsi sia i cittadini, che le zanzare concittadine se le devono sorbire, sia i turisti (che, al contrario, le zanzare potrebbero evitarle, stando alla larga da Milano).

Il turista non è un pollo da spennare

… Turismo è anche … proporre COSE SERIE. Un esempio. A Milano i turisti vengono a vedere solo 3 cose: il Duomo, la Scala e l’Ultima cena. E siccome per vedere il Duomo basta andarci davanti, da visitare restano la Scala e l’Ultima cena; dopodiché, di tutti gli altri musei e monumenti milanesi, non frega assolutamente niente a nessuno, o quasi. E allora, sarà mica stata un filino maldestra (e non saprà di presa per il sedere del turista) l’idea di creare una Milan Tourist Card comprendente, sì, un po’ di servizi (tram, metrò) e qualche monumento (di quelli che non fregano nulla a nessuno) ma escludendo la Scala e l’Ultima cena. Un po’ come proporre un pasto a prezzo fisso che però non comprende primi e secondi, nel menu olive, cetriolini e gelato. Mah!

 

… Turismo è anche … INFORMARE. C’è chi vorrebbe andare in posti che durante l’anno sono penalizzati dal clima. Ma non lo sa. E siccome non si può pretendere che il tour operator compia l’autolesionista ‘beau geste’ di informare l’ignorante potenziale cliente (che potrebbe rinunciare al viaggio) ecco che la stampa turistica potrebbe fare la sua parte. Un esempio? Da giugno e per 3 o 4 mesi nell’Atlantico tropicale (Cuba, Florida, America Centrale, Golfo del Messico, Antille/Caraibi) infuriano tempeste (venti a più di 100 kmh) chiamate Uragani (dalla parola Huracàn, di origine appunto Caribe, nel Pacifico si parla invece di Tifoni). Il nome Katrina, 2005, fa ancora tremare. E tanto per informare, a proposito di Uragani, il 2010 è previsto “un anno nero” (Corriere della Sera, Scienze, 8/6 pag. 31). Rispetto ai 10/12 che si verificano nella citata stagione estiva, quest’anno ne sono previsti da 14 a 23.

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(17/06/10)

Il turista non è un pollo da spennare

… Turismo è anche … non menarla (e stavolta sembra che, finalmente, la pensino così anche la Brambilla e il Bernabò degli Alberghi) con la TASSA antan detta “imposta di soggiorno” (nulla si crea e nulla si distrugge). È antipatica, costa più (come immagine) di quel che rende, eppoi dovrebbe avere ‘tariffe differenti’ da città a città. Perché (detto francamente e con tutto il rispetto per la nostra Madunina) se Roma costa 10 Milano dovrebbe costare 1. O no?

 

… Turismo è anche … evitare RIGURGITI AUTARCHICI (tipo “Italiani state in Italia”!, a parte il fatto che l’autarchia l’aveva già inventata il cav. Benito Mussolini e siamo finiti tutti globalizzati). Ogni Paese faccia “l’areclàm” alle cosine che deve far vedere e finisce lì, sarà poi il turista a decidere. Sennò va a finire che quelli del turismo francese diranno ai francesi di restare in Francia, quelli del turismo spagnolo diranno agli spagnoli di restare in Spagna (e perché mai i tedeschi dovrebbero venire in Italia mentre gli italiani dovendo restare in Italia finisce che non dovrebbero andare in Germania?) col risultato che (si diceva una volta) elidendoci l’un l’altro finiamo tutti (italiani, francesi, spagnoli ecc ecc ecc) al Pian dei Babi (come i rospi, tutti ‘uguali’ col culo per terra, o se preferite chiusi in casa).

 

… Turismo è anche … inventare qualche PUÑETA ma simpatica, vedi quelli di Barcellona che con tanto di scritte su strade e marciapiedi hanno diviso pedoni e turisti creando speciali corsie preferenziali per questi ultimi. Pugnette, come detto, ma ‘fanno notizia’ (e sorridere).

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