Senza ombra di dubbio le Innsbrucker Festwochen der alte Musik, il festival di musica antica della capitale tirolese, sono diventate negli anni uno dei principali appuntamenti mondiali di questo genere di musica grazie a una formula solida che prevede la rappresentazione di almeno un paio di opere tratte dall’immenso patrimonio sei-settecentesco, una serie di concerti in luoghi splendidi della città e una serie di manifestazioni correlate come conferenze, accademie di perfezionamento e visite guidate.
Il dominio della musica italiana
Terminata lo scorso anno l’epoca di René Jacobs come direttore artistico, il compito è ora sulle spalle dell’italiano Alessandro De Marchi, che di Jacobs è stato a lungo assistente e cembalista. Garantita la continuità musicale, sempre più solido il legame con la città e il Land Tirolo, ai quali garantiscono un notevole flusso turistico, il programma 2010 è centrato sull’Italia. Sotto il titolo “Ein Stück von Glück” (un po’ di felicità) le Festwochen presentano la profonda influenza della musica del nostro Paese sui compositori d’Oltralpe che lavorarono in Italia o che, perlomeno composero sotto l’influenza italiana. I concerti iniziano l’8 agosto e proseguiranno fino al 29. Da segnalare le due opere in cartellone. La prima è “L’Olimpiade” di Pergolesi (di cui cade il 300° della nascita) e la seconda è “Ottone in villa” di Vivaldi. In mezzo, altri concerti di musica sacra e profana e la consueta festa rinascimentale di Ferragosto nello splendido castello di Ambras. (20/07/10)
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Festwochen
Turismo Innsbruck