Venerdì 26 Aprile 2024 - Anno XXII

Buoni vacanza da rilanciare

Riuniti a congresso a Rimini i 300 delegati dell’ente internazionale del turismo sociale. L’assessore regionale dell’Emilia Romagna Melucci propone un tavolo di lavoro per rivedere l’applicazione dei buoni vacanza promossi dal Ministero del Turismo

L'intervento dell'assessore al Turismo della Regione Emilia Romagna Maurizio Melucci al Congresso mondiale del Turismo Sociale (© Giorgio Salvatori)
L’intervento dell’assessore al Turismo della Regione Emilia Romagna Maurizio Melucci al Congresso mondiale del Turismo Sociale (© Giorgio Salvatori)

Maurizio Melucci, assessore al Turismo per la Regione Emilia Romagna, ha proposto un tavolo nazionale per rilanciare i buoni vacanza. Nel suo intervento al palacongressi di Rimini, durante il convegno dell’Organizzazione internazionale del turismo sociale, Melucci ha dichiarato che “vanno discusse le modalità di attuazione” dei buoni. Il giudizio positivo accordato al progetto si associa alle osservazioni critiche: “C’è un problema di procedura che va sburocratizzata”, ha detto Melucci. Oggi l’iniziativa “è troppo curvata sul format della social card. I buoni vacanza devono poi essere inseriti nella contrattazione aziendale in forma di benefit e vanno defiscalizzati”.

Melucci ha aggiunto che in altri paesi, come Francia e Svizzera sono attive forme di buoni vacanza che stanno funzionando molto bene. “Nel 2008 sette milioni di francesi hanno usufruito dei buoni vacanza rispetto alle 7000 famiglie (20 mila persone) che ne hanno usufruito in Italia nel 2010”.

La nicchia sommersa

La terza età nella nicchia del turismo sociale
La terza età nella nicchia del turismo sociale

A Rimini il congresso mondiale dedicato al turismo sociale è tuttora in corso, fino a giovedì 23 settembre. Con questa edizione Bits, Bureau International du Tourisme Social cambia nome e diventa Organizzazione internazionale del turismo sociale. L’ente attivo dal 1963, con sede a Bruxelles, è giunto in Italia con 300 delegati, di 35 paesi, per discutere dei viaggi legati alle associazioni e alle vacanze organizzate per famiglie, turisti in terza età e diversamente abili. Il turismo sociale è una nicchia tuttora poco rilevata dalle indagini di mercato. Secondo i dati Isnart – che risalgono però al 2009 – ha coinvolto 840 mila persone, per una spesa di 727,3 milioni di euro. Si tratterebbe del 2,1 per cento del consumi totali dovuti al turismo, ma lo stesso Isnart stima che il giro d’affari reale sia circa il doppio, dato che ciascun turista sceglie questa tipologia di vacanza almeno due volte l’anno.

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Non sono vacanze di serie B

Un altro momento del congresso di Rimini (© Giorgio Salvatori)
Un altro momento del congresso di Rimini (© Giorgio Salvatori)

“Rispetto agli anni 60-70, quando il Paese era uno dei protagonisti nel mondo in questo settore, mi sembra che l’interesse sia un po’ scemato, anche se si vedono segni di ripresa”, ha detto Norberto Tonini, ex presidente del Bureau. Al congresso è stato, infatti, annunciato il nuovo presidente dell’Oragnizzazione, Jean-Marc Mignon. Per Liviana Zanetti, Apt Servizi Emilia Romagna, “Per noi è chiaro che il turismo sociale (dei senior, giovani, disabili…) non può essere considerato un turismo di serie B ma un pezzo importante del core business del turismo del futuro, favorendo anche importanti processi di destagionalizzazione”. L’assessore Melucci ha aggiunto: “Affermare il diritto alla vacanza significa elevare la qualità della vita dei nostri concittadini. Soprattutto in un periodo come quello che stiamo attraversando, che riduce nei Paesi più sviluppati il numero delle famiglie che possono permettersi una vacanza”. (22/09/10)

 

Per informazioni

www.socialtourismworldcongress.org

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