Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Osuna, ombelico dell’Andalusia

Più o meno al centro dell’araba Al Andalùs eccoci a Osuna, cittadina “minore” della Spagna che val bene una visita. A circa un’ora d’auto dalle più note Siviglia, Cordoba, Granada

Piccolo è bello

La Necropolis
La Necropolis

Pochi, quindi, si filano queste cenerentole di un viaggio. Un vero peccato, perché in molti casi, soprattutto se ubicate lungo itinerari da percorrere, una loro visita non costa nulla; senza contare, poi, che, se si parla di soldi, mangiare e dormire in una località minore costa meno che nella grande città, oltre a evitarsi rotture tipo il raggiungimento dell’albergo e dove sbattere l’auto. Si lotti dunque (a cominciare da questa balda rivista turistica) per dare più dignità e far conoscere le località minori di una destinazione, chicche ‘last but not least’ di un viaggio.

E già che siamo in Spagna si prosegua per una delle sue più belle regioni (che, se non fosse che se si parla di viaggi predico di evitare le classifiche, meglio lasciarle alle vicende dell’Inter o del Milan, definirei tout court la più bella): l’Andalusia. Ebbene, proprio al centro (o quasi, non faccio il geometra) dell’araba Al Andalùs (Betica romana prima dei Moros e prima ancora terra dei non tanto mitici Tartessi) eccoci a Osuna, che due righe le merita davvero. Non solo per l’epicentrica posizione strategica (sennò Pompeo mica avrebbe trasformato un insediamento degli Iberi in un elegante Civitas, Urso, con tanto di teatro e la Necropolis che oggidì si ammira). Da Osuna in (massimo) un’ora d’auto si va a Siviglia, Cordoba, Granada, Carmona, Ecija, Ronda e poco più tempo occorre per arrivare sulla Costa del Sol, Malaga, Marbella, Torremolinos.

Osuna, “encantadora villa sevillana”

Colegiata de Santa Maria de la Asunciòn
Colegiata de Santa Maria de la Asunciòn

E se si parla di Belpaese a Palermo esiste una Porta di Osuna voluta nel 1613 da Pedro Giròn Virrey (Viceré) di Sicilia e appunto Duca di Osuna. Nella città trionfa il barocco, e quello andaluso eccelle per elaborata ricchezza ed eleganza dei dettagli. Si vorrà pertanto percorrere, e forse una volta sola non basta, la Calle San Pedro, dichiarata dall’Unesco “una delle più belle strade d’Europa”. Ma la visita d’obbligo in questa “encantadora villa sevillana” è la rinascimentale Colegiata de Santa Maria de la Asunciòn con il Panteon dei citati Duchi di Osuna (ça va sans dire Grandi di Spagna). E passeggiando tra tanta architettura, c’è pure il tempo per ammirare ben cinque quadri dello (agli italiani ben noto) Spagnoletto (al secolo Josè de Ribera).

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Quanto a musei, il visitatore con ascendente Storia visiterà quello archeologico, mentre i cultori del bello si recheranno al Monasterio de la Encarnaciòn, chiesa del 1626; la Spagna bigotta allo stato puro ma anche tante opere d’arte pittoriche e di gioielleria.

Osuna, questa sconosciuta (lo ammetta il cortese lettore). Una delle tante “località minori” che in tanti posti del mondo vengono tenute nascoste all’ignaro viaggiatore. Fin quando un umile cronista turistico non ne diventa un entusiasta paladino e pensa bene di descriverne qualcuna.

O quantomeno… ‘ce prova’. (07/10/10)

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